(Adnkronos) - Sono centinaia di migliaia le visite, gli esami, gli interventi chirurgici e screening per tumore, diabete e le altre patologie che sono “saltate” nell’ultimo anno a causa del covid. Un quadro che evidenzia come la pandemia, oltre alle difficoltà e ai decessi direttamente causati, rischi di generare una ulteriore onda lunga a cui bisogna assolutamente correre ai ripari. Al tema su come recuperare il tempo perduto, con quali risorse e piani, cercheranno di dare risposte Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute e Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva durante il nuovo Talk “Come tornare alle cure? Recuperare visite ed esami saltati causa Covid” in programma lunedì 14 giugno alle 17 su “Alleati per la Salute” - il nuovo portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis Italia. Per registrarsi e partecipare al talk è possibile cliccare qui.

Secondo alcuni dati emersi dal report “Torniamo a curarci. Professionisti sanitari e cittadini: tra Covid e bisogni di salute” - realizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con la Federazione dei medici di medicina generale- i disagi maggiormente segnalati riguardano l’annullamento di visite ed esami già prenotati (ecografie ed altre prestazioni previste per malati oncologici) prima che esplodesse la pandemia (49,9%). Nel 34.4% dei casi, i cittadini segnalano la difficoltà di prenotare nuove visite ed esami, in alcuni casi è impossibile a causa del “blocco sine die” delle liste d’attesa. Tutto ciò aumenta il rischio di non intercettare in modo tempestivo patologie insorgenti. Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e riportati nel XXIII Rapporto Pit salute di Cittadinanzattiva, nei primi 5 mesi del 2020, in Italia sono stati eseguiti circa un milione e quattrocentomila esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, sono più che dimezzate le diagnosi oncologiche, annullati il 64% degli interventi chirurgici, mentre il 70% dei pazienti ha rinunciato alla riabilitazione. Considerando, inoltre, che in Italia sono circa 24 milioni le persone affette da patologia cronica, metà delle quali presenta co-morbidità, è evidente che i cambiamenti imposti dalla pandemia hanno avuto un impatto notevole su questa categoria di pazienti.

Oggi, una volta superata la fase acuta della pandemia, il Sistema sanitario deve fare i conti con un peggioramento delle criticità già presenti prima del Covid, frutto di un definanziamento decennale, e questioni organizzative, come le liste d’attesa, ulteriormente peggiorate. Serve un sistema efficiente, efficace e tempestivo sull’attuazione da parte delle Regioni delle misure volte al recupero delle prestazioni. Nel talk si farà il punto a 360° sul tema per fornire risposte a questa “emergenza nell’emergenza” e per dare concretezza e strumenti attuativi che garantiscano l’equità di accesso alle cure.