Domani, domenica e lunedì Ninfa tornerà ad aprire i suoi spazi al pubblico, con la data straordinaria del 29 giugno che la Fondazione Roffredo Caetani ha voluto inserire in occasione della festa dei Santi Patroni della Città di Roma, Santi Pietro e Paolo. L'oasi più bella del mondo mantiene la sua promessa: festeggiare il centenario a contatto con la gente e con le Arti.

Avranno una sorpresa speciale, quindi, i visitatori che potranno godere anche del raffinato fascino delle opere realizzate da uno dei più noti artisti pontini Sergio Ban. Lungo la recinzione esterna dell'Hortus Conclusus, l'attenzione verrà rapita dalle sculture e incisioni su pietra di Ban, provenienti da collezioni private. ad accompagnare il pubblico, i volontari dell'associazione che porta il nome dello scultore e pittore scomparso 10 anni fa. L'iniziativa è frutto di una collaborazione tra la Fondazione Roffredo Caetani, il Comune di Latina e vanta il patrocinio della Soprintendenza oltre al sostegno dell'associazione Sergio Ban (info sul sito sergioban.org).

Tre giorni di apertura e di incanto. Nel giardino ad attenderci gli arbusti delle farfalle, diverse bulbose dalle lunghe foglie nastriformi e dai grandi fiori appariscenti con corolle candide, rosee, arancioni o scarlatte. Le fioriture degli hibiscus - fa sapere la Fondazione - si aprono sotto i caldi raggi del sole mentre all'ombra degli alberi si distinguono le grandi bianche infiorescenze delle ortensie.

Lungo il fiume si possono ammirare gli enormi cespi della Gunnera manicata proveniente dal Rio delle Amazzoni, passeggiando lungo i sentieri si può godere della naturale frescura nella galleria dei noccioli o ammirare la bellezza degli aceri giapponesi, dell'albero dei tulipani, del cedro del Marocco. Una vera e propria festa, come sottolinea il presidente della Roffredo Caetani, Tommaso Agnoni: <Per noi saranno tre giorni ricchi di significato perché, nell'ambito degli eventi per il Centenario del Giardino di Ninfa, abbiamo voluto ospitare questa mostra delle bellissime opere di Sergio Ban, un artista straordinario che meritava di essere ricordato forse in uno dei luoghi di ispirazione più belli e conosciuti nel mondo".