Uno spettacolo fra poesia e fantasia "or_LAND_o" diretto e interpretato da Clemente Pernarella e in programma da domani, 31 luglio, al 9 agosto nell'oasi dei Giardini di Ninfa. Una cornice incantevole, che si presta a lasciare libertà all'immaginazione per entrare nell'antico mondo del mito, dove maghi, castelli, cavalieri coraggiosi, leggiadre fanciulle, terribili sortilegi e leggendari animali diventano protagonisti di storie poetiche e avvincenti.

Ninfa è perfetta per suscitare sogni rendendoli quasi reali attraverso i versi di un poema, l'Orlando Furioso, che sfida i secoli e riesce ancora a stupire e ad appagare lo spirito con quelle sue vicende irreali eppure tanto umane. Ninfa festeggia cent'anni e tra le rovine di quello che un tempo era il salone dell'antico castello, a ridosso dell'Hortus Conclusus, apre i suoi spazi alla furia dei sentimenti e alla grande musica.

«Un viaggio dentro Orlando - spiega Clemente Pernarella - alla scoperta delle sonorità possibili nel mondo fantastico di Ludovico Ariosto. A partire dalla struttura musicale del verso la voce si accosta agli strumenti ed all'elettronica al fine di recuperare quanto nella partitura del poeta, di azione o sentimento, è affidata al significante sonoro più che al significato letterario». Affascinante il progetto nato dall'opera del Maestro Paolo Rotili, docente del Conservatorio di Musica Ottorino Respighi di Latina, diventata ora una produzione dell'Associazione Lestra in collaborazione con il Teatro Fellini e la Fondazione Caetani.

Il giardino più bello del mondo e Ariosto: c'è un legame sottile che lega i due capolavori, e Orlando lo rievoca, a partire dall'etimo Land, comune a tutte le vicende dell'eroe bretone da "La chanson de Ro-Land" del ciclo carolingio a "L'Or-Land-o" cantato da Ariosto, dall'antico "Hruod land us" ricordato da Italo Calvino al termine "Land-a", terra sconfinata ed espressione della natura, e al fatto che il poema e l'oasi sono due capolavori legati al mito e disegnati dall'uomo. Lo sottolinea Clemente Pernarella, che dirige lo spettacolo e lo interpreta con Melania Maccaferri, Andrei Cuciuc e Viviana Barboni.

Bellezza della natura, potenza del mito. In una scena fatta di piante, fiori, acque e vestigia del passato musica e voce ripercorrono la storia del paladino folle per amore. E sono versi che tengono fede alla funzione di inquadrare sotto una luce nuova anche il nostro mondo.
"Il paesaggio, il viaggio e la scoperta o riscoperta è l'obiettivo che vorremmo far raggiungere agli spettatori", affermano gli artisti e il regista. Pernarella evidenzia anche come l'operazione abbia il peso di un traguardo e al contempo di una partenza: "Per la prima volta il Teatro Fellini - dice -, che si è imposto in questi anni come catalizzatore e promotore delle migliori politiche culturali della provincia, è insieme a due delle più importanti Istituzioni, tra pubbliche e private, in un luogo mai aperto al pubblico per un'attività di spettacolo. L'iniziativa apre una prospettiva nuova ed insperata nei termini di strategie per lo sviluppo del territorio".

Preziosa per la messa in scena di questo Orlando Furioso per attori, percussioni e live electronics, la collaborazione drammaturgica di Stefano Furlan. Un risultato anche per il Clap, centro di formazione che Pernarella dirige insieme a Furlan, Melania Maccaferri e Giovanni Silvia.
(Opening: visita guidata nel Giardino di Ninfa al tramonto, ore 19.00, 19.05, 19.10. Inizio spettacolo ore 20.30.
Biglietti online dal sito del Giardino di Ninfa e del Fellini.