L' estate di Sabaudia entra nel vivo. Si rincorrono le rassegne letterarie, i talk show, gli incontri con gli autori nella città che è stata la culla della letteratura con personaggi come Pasolini, Montanelli, Moravia e Maraini.

Stavolta nella razionalista corte comunale incastonata all'interno del palazzo dell'amministrazione pubblica entra nel vivo una rassegna sostenuta dal Comune di Sabaudia con incontri con vari autori, tra cui Gian Luca Campagna e Massimo Porcelli. L'incontro con Porcelli e il suo "Mia indimenticabile consorte" è in calendario il 20 agosto, mentre Campagna presenterà il suo "L'estate del mirto selvatico" martedì 4 agosto alle 21.30.

Sarà la professoressa Michela Sagnelli a moderare l'incontro con gli interventi previsti di Annalisa Muzio e Rita Percuoco, referenti dell'associazione Minerva. Ed è un evento speciale quello della presentazione attorno al romanzo dello scrittore di Latina, poiché la storia è proprio ambientata tra Sabaudia e San Felice Circeo ed è la prima volta che viene presentato nella città delle dune. La storia è quella di Federico Canestri, uno scrittore di successo che fugge dalle responsabilità del naufragio del matrimonio e dalla sua bolle indolente di Roma per rifugiarsi proprio a Sabaudia, spinto dalla notizia battuta dall'Ansa del ritrovamento di uno scheletro in una cavità carsica del monte Circeo. Lui sa di chi sono quei resti, sa che appartengono al suo amico adolescente mai ritrovato dopo la sua sparizione in quell'estate del 1990. E quella è l'estate del mirto selvatico, la stagione in cui i ragazzi cominciano a provare le prime gioie dell'amore, a scoprire le prime delusioni e i primi tradimenti. Federico Canestri vive però il presente, alla ricerca di quale sia stata la reale fine del suo amico, chi erano i componenti dell'altra banda con cui lui si fronteggiava, chi era suo padre e chi è la moglie da cui si sta separando, ma si pone anche la domanda di chi è lui. Così, sul filo delle vicende del presente e del passato, lo scrittore cercherà, come fa anche Campagna nella sua architettura narrativa, di riannodare tutti i fili e a venire a capo di un mistero che ha attanagliato il Circeo per 25 anni.