La loro è una ballad romantica con pianoforte e archi che richiama l'arrangiamento d'orchestra. Ma quel brano è molto di più, perché ha anche un sapore moderno in cui le voci e i punti di vista dei due artisti, nonostante i dieci anni di differenza, si intrecciano in perfetta armonia per raccontare come la paura di essere inadeguati, quando si parla d'amore, appartenga a tutte le generazioni.
Due mondi che in un primo momento sembrano lontani che risultano, invece, legati dalla versatilità e dalla forza emotiva della loro scrittura, in cui gli artisti descrivono l'amore da due diversi sguardi che si completano. È questo il punto centrale di "Brividi" di Mahmood e Blanco. Un brano che sta impazzando in ogni classifica, conquistando numeri che mai fino a questo momento si erano visti.
Due artisti totalmente differenti tra loro, ma che sono riusciti a creare un'alchimia unica.
Mahmood
È tornato al festival dopo la vittoria del 2019 con "Soldi". Una nuova esperienza come ci racconta: «Ho iniziato quest'avventura non pensando alla mia vecchia vittoria di Sanremo. Anche perché questo Festival è totalmente diverso. Quando si è in coppia, e non da soli, si vive tutto in maniera differente e, la cosa bella, è che si approccia tutto come se fosse qualcosa di completamente nuovo». Un'esperienza che ha portato grandi risultati: «Sono molto felice perché quest'esperienza mi sta insegnando tante cose. Mi sta insegnando molto anche sul come stare su un palcoscenico, lasciarmi andare ed essere meno prevedibile». Di questo Festival lo ha colpito la partecipazione di Drusilla Foer: «Personalità come la sua sanno sempre quel qualcosa in più che non è mai scontato. Credo ci sia bisogno di più persone così all'Ariston. Quello che ha espresso sul palcoscenico è importante e fa strano come lei in pochi minuti abbia centrato un tema fondamentale». Ma da Blanco cosa ha imparato? «Ho imparato a uscire dagli schemi. Lui, forse anche per il fatto che ha diciotto anni, vive tutto in modo molto più libero, più naturale. Quello che mi ha insegnato è a vivere pensando un po' meno». E su questa collaborazione aggiunge: «Non siamo andati a Sanremo con l'idea di cambiare quello che siamo. "Brividi" è un brano che potrebbe stare in entrambi i dischi perché è un altro lato di noi».
Blanco
Lui è giovanissimo, diciotto anni, ma ha già al suo attivo un miliardo di stream sulle piattaforme digitali, 28 dischi di platino e 7 dischi d'oro.
«Questa settimana del Festival l'ho vissuta molto bene – ci racconta Blanco – Sono giorni in cui c'è un ritmo molto veloce. È tutto adrenalinico, ma bello». Su questa partecipazione con Mahmood racconta: «Mi ha dato molta tranquillità, tanta che molto probabilmente non avrei avuto da solo. Cosa ho imparato da lui? Tante cose». Una collaborazione forte che si respira anche sul palcoscenico quando Blanco lo ha abbracciato e, proprio su questo, aggiunge: «È stato tutto molto spontaneo e sentito». Ma "Brividi" sarà l'apertura di una strada di collaborazione tra i due? Su questo Blanco risponde un semplice, ma che lascia sognare, «vedremo».