Cresce l'attesa per l'esibizione del grande percussionista Tullio De Piscopo che, con il suo live tour 2023, approderà al Teatro D'Annunzio di Latina sabato 18 ottobre pronto a scaldare il pubblico con i ritmi travolgenti della sua batteria e il supporto dei fidati musicisti Paolo ‘Paul' Pelella al basso, Domenico Basile alle chitarre, Bruno Manente alle tastiere, Paolo Scairato alle percussioni. Classe 1946, una vita dedicata alla musica grazie all'innato talento e all'entusiasmo che hanno contagiato perfino i prestigiosi artisti con cui ha collaborato, tra cui gli italiani Pino Daniele, Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, accanto alle stelle del jazz internazionale come Gerry Mulligan, Wood Shaw, John Lewis, Bob James, Chet Baker, Slide Hampton. L'abbiamo intervistato a pochi giorni dall'evento.
Come si svolgerà il concerto?
«Sarà un viaggio attraverso la mia storia, la mia vita, attraverso Pino Daniele e i grandi del jazz, i maestri della batteria. Con questo spettacolo, che da due anni mi sta regalando grandi soddisfazioni e l'affetto del pubblico nei teatri italiani, racconto la mia storia da quando sono partito nel '69 da Napoli verso il Nord, prima a Torino e poi a Milano, verso la speranza e la musica. Questo perché al Nord c'era la possibilità di trovare più lavoro per quello che volevo fare io, cioè suonare il jazz e incidere nelle sale di registrazione. Durante il concerto suonerò con il mio gruppo brani di jazz, di blues e tant'altro, strizzando l'occhio a melodie di grande successo come ‘Stop Bajon (Primavera)' e ‘Andamento lento' che la gente ama tantissimo, alternati con i miei aneddoti e approfondimenti perché il pubblico vuole conoscere le sfumature e i dettagli».
Nella sua prestigiosa carriera vanta anche la lunga collaborazione con il re del tango Astor Piazzolla, undici dischi insieme.
«Un rapporto incredibile, mi ha insegnato tanto, uno dei più grandi musicisti del ‘900. Anche io ho dato molto a lui, deve a me il suo nuovo tango. Storicamente, la batteria non è mai esistita nel tango, solo piccole percussioni di accompagnamento, un triangolo, un guiro. Io gli ho messo a disposizione la mia batteria nel disco ‘Libertango', da allora è nato il ‘nuevo tango' di Astor Piazzolla, un tango libero. Poi incidemmo insieme al sax baritono di Gerry Mulligan ‘Summit', in quel disco Piazzolla suonava il bandoneon».
L'anno scorso ha ricevuto a Venezia l'ambito Leone d'Oro alla carriera, cosa ha provato?
«Una grande commozione, ho ripercorso nell'animo le mie tappe artistiche. Sono sempre stato un cacciatore di sogni sin da bambino, quando ero rapito dall'LP di Max Roach posseduto da mio fratello Romeo: lo guardavo e lo baciavo. Poi il sogno che diventa realtà, quando nell'89 suonai proprio con lui e con i dodici più grandi percussionisti del mondo. Nel ricevere il Leone d'Oro pensavo a mio padre e a mia madre che non ci sono più, e a tutti quelli che hanno creduto in me. È stata una grande emozione, mi hanno detto che nessun batterista prima di me aveva ricevuto il Leone d'Oro, l'ho accettato con tutto il cuore».
Nel 2025 ricorreranno i 60 anni della sua carriera, ha già pensato a come festeggiarli?
«Può essere che farò un disco particolare, recuperando delle vecchie musiche conservate in archivio, per far conoscere ai giovani come si suonava negli anni '60 e '70. Non dimentichiamoci che in quegli anni nasceva la ‘Naples Power', il potere della musica napoletana».
A proposito di giovani batteristi, intravvede qualcuno di talento?
«Ce ne sono parecchi, ne ho incontrati tanti, purtroppo dopo poco tempo si perdono, questo è il punto. La forza non consiste nell'essere bravi nello strumento, ma nella testa. Il migliore di tutti è quello che, oltre a saper suonare, ha l'intelligenza, la cosa più importante. I giovani si sentono già arrivati, si montano la testa e quindi si bloccano, non maturano artisticamente».
Come aprirà il concerto sabato al Teatro D'Annunzio?
«Con un brano di Pino Daniele, per me è sempre un momento di grandissima commozione che sono sicuro attraverserà tutta la platea. Non chiedetemi il titolo, sarà per il pubblico una graditissima sorpresa».
L'evento è organizzato dall'Associazione Culturale Eleomai presieduta da Alfredo Romano. Infoline 3384874115, prevendita biglietti su www.boxol.it, ingresso a partire da 12 euro.