Un'intervista doppia, dove intervistatore ed intervistato sono la stessa persona. È questo l'espediente che Tiziano Ferro ha trovato per rompere il silenzio in merito alla sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo, dove sarà presente in tutte le cinque serate in veste di cantante, sketcher ed animatore al fianco di Amadeus. Il tutto attraverso un irriverente video pubblicato sui suoi profili social per raccontare finalmente ai fan cosa succederà a partire dal 4 febbraio. «Ma tu l'avresti mai detto, che avresti fatto tutte le cinque serate di Sanremo?». Così Tiziano esordisce nel suo video, cercando di realizzare con "l'altro" se stesso quanto sta per accadere. «Neanche sotto tortura» si risponde. E così, in un gioco fatto di botta e risposta introspettivo, ma che grazie al montaggio video diventa un dialogo accessibile a tutti, Tiziano Ferro ricorda i momenti più significativi dei Festival che, fino ad oggi, ha vissuto come spettatore. Come quello del 1997, «da quando sogno di andarci», oppure quello del 1995, quando Giorgia vinse con "Come Saprei" «ma tutte le canzoni erano hit. Avevo 15 anni e avrei fatto qualsiasi cosa per andare a Sanremo».E cosa ha pensato quando Amadeus lo ha chiamato? «Che ha fatto la cosa giusta - risponde, sorrdendo e con un pizzico di ironia - perché non vedevo l'ora». Il primo a sapere che sarebbe andato a Sanremo per tutte le cinque serate è stato il Victor, suo marito, «ma quelli davvero scioccati e contenti sono stati i miei genitori».Cosa vuole fare Tiziano Ferro a Sanremo? «Di certo cantare, per ora...», lasciando intendere che, sicuramente, il cantautore pontino non si fermerà soltanto alle esibizioni musicali. E vorrebbe cantare alcuni dei suoi successi, ma soprattutto vorrebbe omaggiare il Festival, che in questa edizione compie 70 anni, 40 dei quali hanno cambiato la vita di Tiziano Ferro. «Vorrei cantare alcune canzoni che hanno fatto i "miei" Sanremo, canzoni che sono entrate nella mia vita direttamente dalle porte dell'Ariston».Quindi, cosa canterà? «Sicuramente Mia Martini. Non c'è stato nessuno, come lei, che guardava la galleria dell'Ariston mentre ci gridava addosso "Almeno tu nell'universo". E noi, le credevamo tutti». Ma non finisce qui: «Poi Modugno, perché camminando davanti al museo dei Grammys, a Los Angeles, ho visto il suo nome inciso su una stella di marmo sul pavimento. Mi sono emozionato e sentito orgoglioso».Se ci fossero duetti? «Massimo Ranieri, 1988, "Perdere l'amore". Lui termina la sua prima esibizione, il salotto di casa mia cade nel silenzio più assoluto e mio padre dice: "Questo vince". Io da quel giorno penso che vorrei essere come lui».Insomma, tra canzoni storiche della sua carriera, interpretazioni delle canzoni che hanno vinto Sanremo e qualche duetto, Tiziano Ferro è pronto a dare un enorme contributo al Festival. Eppure, non è ancora finita qui. «Poi una sorpresa: presenterò un progetto nuovo e inatteso, per quanto mi riguarda. Si tratta di un documentario, progetto su cui lavoro d a anni e che uscirà a giugno su Prime Video. Un documentario che mi racconta alla luce dei 40 anni quasi compiuti e che nasce dall'urgenza di raccontarmi».