Irresistibile per grandi intellettuali e letterati, per la moda ma anche per la musica. Il Giardino di Ninfa continua ad essere richiamo per l'arte a conferma di un fascino davvero immortale. Nel centenario dell'oasi più bella del mondo, un ospite speciale le ha reso omaggio e ha scritto con la sua presenza, un'altra bellissima pagina della storia del Giardino. Il maestro Stefano Bollani è stato ospite del presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Tommaso Agnoni. E' rimasto sedotto dalla magia dei luoghi, e si è fermato due giorni, in uno dei quali ha preso posto di fronte al pianoforte, lasciando incontrare le note con il momento straordinario della fioritura delle rose.
"Bollani – ha detto Agnoni - il primo giorno è giunto come visitatore, ma ha poi chiesto di tornare ieri per suonare e lasciarsi ispirare dal famoso pianoforte a gran coda Bechstein del 1884, nel salone dell'antico municipio di Ninfa". Uno strumento prezioso, dono di Franz Liszt a Roffredo Caetani, del quale era padrino. Il talento di Bollani è incredibile, il suo tocco magico come lo è l'oasi più celebre e amata. Condisibile l'auspicio del presidente Agnoni: "Chissà che il maestro non voglia regalarci qualcosa di più di una semplice visita nel prossimo futuro. I Caetani hanno sempre voluto rendere Ninfa un luogo dove celebrare la bellezza della natura, della storia e un angolo suggestivo per artisti e intellettuali. Noi, come Fondazione Roffredo Caetani, abbiamo sempre lavorato per portare avanti questa tradizione". Da qui l'idea proposta al musicista, di avviare una collaborazione.