L'attesa è finita. Oggi esce in tutti i negozi di dischi e negli store digitali "Accetto miracoli: l'esperienza degli altri", il primo album di cover realizzato da Tiziano Ferro. Un lavoro che segna la seconda parte del percorso iniziato nel 2019 con il primo capitolo e che ha ottenuto il doppio disco di platino.
Nel nuovo disco ci saranno tredici brani. "Sono canzoni che mi hanno raccontato senza conoscermi, mi hanno fatto innamorare del mestiere di scrittore: uno che si consegna in quanto artista, voce, sangue, come hanno fatto questi giganti – ha affermato Tiziano -. Se faccio l'artista e il cantante, se scrivo canzoni, è perché ho avuto grandi ispiratori che quando mi guardavo intorno cercando la strada, me l'hanno insegnata. Cambiare la vita a un ragazzo con la mia provenienza significa cambiargli la percezione della realtà. In questo senso queste canzoni sono state miracolose, hanno ribaltato la mia visione del mondo, mi hanno fatto capire che cosa volevo dalla mia vita e che cosa volevo fare".
Un lavoro che ha portato Ferro ad avvicinarsi a questi brani senza "il timore di toccare i mostri sacri, una cosa molto italiana, che non condivido. Bisogna invece celebrare i grandi artisti semplicemente con il rispetto e la stima di chi ha studiato queste cose sui banchi di scuola della musica. Soprattutto quando si tratta di canzoni così importanti, l'intervento deve essere minimo. Dico sempre che vanno avvicinate come musica classica, come un tenore o un baritono o un direttore d'orchestra affrontano Verdi: devi attenerti al libretto, aggiungere la tua voce a una cosa già scritta molto bene. Non ho mai sposato il rifacimento stravolgente di una canzone. Certo, gli arrangiamenti sono nuovi, fatti con una strumentazione moderna, nella filosofia dell'autore originale, rispettandone il messaggio".
Un album che, in realtà, non era previsto e che nasce durante il lockdown generato dalla pandemia del Covid-19. "È la mia piccola perla nata durante il lockdown, dal periodo di indigenza, fatica e delirio che stava invadendo il mondo – ha spiegato il cantante di Latina -. Ho pensato di non avere il diritto di lamentarmi, considerando le tante persone che stavano soffrendo, ma so che la mia creatività e il mio concetto di arte sono sempre l'antidoto migliore per farmi reagire. Così ho preso il file delle ‘canzoni della mia vita', ho chiesto al mio arrangiatore Marco Sonzini di entrare in studio e registrarle per puro divertimento. Mi sono trovato un pugno di canzoni in mano e solo allora abbiamo pensato di farne un album. Non c'è una linea logica nella scaletta se non per il fatto che nella loro essenza e con la loro potenza sono brani che ho sempre amato. In studio ho notato la matrice vergine della passione di registrare queste canzoni, nate dalla voglia di fare qualche cosa per me, senza pressione, per divertirmi e stare bene. Credo si respiri la voglia di dare spazio alla forza creativa, alla diversità, alla gioia, in un grande desiderio di libertà. Spero che questo possa aiutare un pochino anche altre persone in questo momento così controverso, perché abbiamo bisogno di gentilezza e generosità".