Hanno fatto in modo che l'arte volasse oltre gli spazi chiusi, sui muri della città diventati grandi tele. Un'unica danza per rendere omaggio a Latina e alla forza della creatività, quindici location, dal centro al litorale fino ai borghi. Per una serata carica di messaggi positivi, quella ancora in corso, la rassegna coordinata dalla storica dell'arte Carla Vaudo ha lasciato incontrare l'associazione Flumen Latina con Solidarte guidata da Giuliana Bocconcello. Ad unirsi al gran finale anche il Latina Jazz Club, l'Anfiteatro Academy e Territori dell'arte. Fino alle ore 21.45 proseguiranno le videoproiezioni, sotto una luna così tonda che sembra volere essere parte del tutto, e con l'architettura a fare da schermo. In Piazza San Marco, sulla parete del palazzo di fronte al Museo Cambellotti, le immagini dominano la gente. Video a rotazione. Intorno alle 19.30 "Lazzaro_art doesn't sleep" - collettiva di opere prodotte durante il lockdown da artisti internazionali - ha dato il via a una suggestiva staffetta: "Art Heals" sta raggiungendo anche i muri di Roma, Milano, Napoli, Madrid, Oporto, Belgrado, New York, Los Angeles, Città del Messico, Calcutta.
Un successo anche l'ultimo atto di "Artown" (regista Michele Catalano), che offre una chiave nuova di lettura per il futuro della Biennale. L'Anfiteatro Academy è presente all'evento con "Les Mis. Danza & Musical" ispirato a "Les Miserables" di Schonberg e Boublil, da un'idea di Valeria Vallone e Luca Velletri, mentre Alberto Serarcangeli e Marcello Trabucco (regia Giorgio Serra), con il video omaggio a Piranesi. Il Jazz Club Marinelli, schiera per "Latina, Jazz Art&Architecture" (regia video Aniello Grieco), i musicisti Andrea Beneventano, Claudio Corvini, Marco Malagola, Claudio Olimpio, Eleonora Serarcangeli, Vincenzo Bianchi, Elio Tatti, Mauro Zazzarini e Giampaolo Ascolese.