Il coraggio di essere felici, di accettarsi e di mostrarsi in tutte le proprie sfaccettature. Arisa ha deciso di raccontarsi nel nuovo album in uscita oggi. Canzoni dove svela tutte le sue anime: sexy, romantica, erotica. Quella che si propone è una nuova Arisa o, per usare il titolo di un suo vecchio brano, è arrivata una "nuova Rosalba in città".
Da dove nasce "Ero romantica"?
«Questo è un disco cui tengo molto perché, insieme a tutti i miei collaboratori, sono riuscita a rendere uniforme qualcosa che di solito non lo è: le molte sfaccettature dell'essere umano. Io credo che tanti aspetti differenti di noi possano convivere, che l'uno non esclude l'altro. Per questo ho voluto anche descrivere la mia parte più sexy, più erotica di cui mi sono sempre vergognata. Ma ho voluto anche raccontare il lato romantico che tutti conoscono».
Questo è un disco dedicato alle donne?
«Questo è un disco che dedico prima di tutto a me stessa. Poi lo dedico all'amore. Vedi, noi cerchiamo sempre di catalogare ogni azione, ogni sentimento quando, invece, la cosa bella è scoprire e scoprirsi. La propria vita deve essere vissuta totalmente, con slancio e in ogni sua sfaccettatura».
Un nuovo modo di approcciarsi, cosa è cambiato?
«Mi sono sentita sempre molto colpevole di avere un corpo formoso. Oggi, invece, sono arrivata al momento della consapevolezza, frutto anche degli anni che passano. Voglio celebrare la mia vita, il mio corpo, la mia bellezza che, sicuramente, non è assoluta ma è la mia bellezza».
Quanto è stata importante la musica durante la pandemia?
«Fondamentale, ma lo è sempre. Con la pandemia abbiamo vissuto un momento molto brutto dove stavamo, quasi, per perdere la speranza. La musica è stata importante, ma in generale posso dire che la cultura ha un valore fondamentale».
In questa fase è importante vaccinarsi.
«Assolutamente, vaccinarsi è molto importante. Ho sentito un senso di protezione verso di me, ma anche verso il prossimo. Nella vita credo che valga tutto, che si debba vivere come si vuole, ma le nostre scelte di libertà non devono far male a nessun altro».
A proposito di libertà, cosa pensi dell'affossamento del Ddl Zan?
«Non me lo sarei mai aspettato. Noi siamo sempre stati i primi, siamo sempre stati davanti a tutti, invece su questo che è un diritto fondamentale ci stanno lasciando indietro».
Questo è il tuo primo album che produci da indipendente. Cosa significa per te l'aver prodotto un album da sola?
«Sono veramente felice perché è una cosa che ho fortemente voluto. È un progetto in cui credo, e dove ho la possibilità di fare le cose belle, di tirare dentro le persone che stimo di più. Ero arrivata a un punto dove non mi sentivo capita e non mi sentivo soddisfatta. Per un attimo avevo iniziano a percorrere la strada della lamentela, poi ho capito che non dovevo lamentarmi ma agire. Ovviamente c'è un rischio, perché parliamo di un investimento. Però è una cosa che mi crea soddisfazione e felicità».
Quale brano di questo album vorresti che il pubblico ascoltasse?
«Cuore».
Perché hai scelto proprio questa canzone?
«Perché è romantica, dolce ed è la descrizione di quando una persona esce da un determinato momento in cui vive uno stop emotivo e si apre una strada dove si vede la luce. Ecco ciò che vorrei dire a tutti è che la cosa più importante è essere felici, essere felici fino all'ultimo minuto».