Portare il dibattito culturale fuori da Facebook, questo vuole anche essere l'incontro, organizzato alla Casa del Combattente - altro polo e aggregatore culturale della città - dal titolo "Latina e gli spazi culturali. Un'emergenza da risolvere tra presente e passato", un tavolo in cui convergono sia esponenti dell'amministrazione con l'Assessora alla Cultura Laura Pazienti e i due consiglieri Mario Faticoni e Leonardo Majocchi, le associazioni con Filippo Vaccaro dell'Associazione Primavera di Legalità è l'editore di Atlantide Dario Petti con la partecipazione di Marcello Ciccarelli, ex presidente del Consorzio servizi culturali. Sala gremita, con librai indipendenti, direttori di musei, scrittori e giornalisti. Segno che evidentemente la città sente questo come un tema fondamentale, irrisolto da molto tempo e che finisce e si appiattisce nel dibattito sul teatro e sulla biblioteca. Ci sono dei piccoli segnali di cambiamento, come le case di quartiere, ma non sono sufficienti, soprattutto non arrivano nelle zone più periferiche dove i centri culturali servono anche come punti di incontro. Una città che perde i punti di connessione fra cultura e persone, un divario che si allarga e che spesso fa fatica ad essere ricucito. Una richiesta chiara e semplice arriva all'amministrazione: servono spazi, serve accessibilità ai luoghi di cultura specie quelli comunali, perché questa è una questione politica che coinvolge anche le scuole, l'università e i cittadini. Che hanno fame di cultura.
L'assessora alla cultura Pazienti, a chiusura del convegno, ha confermato che il 28 marzo la ditta dei lavori al Teatro, riconsegnerà le chiavi del D'Annunzio all'amministrazione