Sulle note strumentali del meraviglioso, struggente brano ‘Quando' di Pino Daniele, fa il suo ingresso sul palco rivolgendo le bacchette verso l'alto per un toccante ringraziamento al "fratello in blues" di tanti tour ed incisioni. L'attesissimo concerto di Tullio De Piscopo inizia così, con il D'Annunzio sold out e già in visibilio ancor prima della performance vera e propria del geniale batterista e percussionista napoletano di Porta Capuana: "Per me la musica è la vita - esordisce - e l'adrenalina me la date voi, non le farmacie".
Oltre cento persone rimandate a casa per i biglietti esauriti: "M'impegno a fissare un'altra data in primavera", rassicura introducendo lo spettacolo Alfredo Romano, Presidente dell'Associazione Eleomai organizzatrice dell'evento. La serata rivela un musicista in stato di grazia, classe 1946, capace di emozionare e deliziare la platea con il tocco e le mille colorature e variazioni di ritmi che imprime al charleston, al rullante, ai tom, alla grancassa della sua batteria in assoli di stupefacente virtuosismo, percuotendo con le bacchette anche il basso elettrico. Al suo fianco gli eccellenti musicisti Paolo ‘Paul' Pelella al basso, Domenico Basile alle chitarre, Bruno Manente alle tastiere, Paolo Scairato alle percussioni. Il suo è un viaggio musicale che riversa nella sala calde, briose ed energiche atmosfere jazz, blues e pop, persino esotiche con ritmi calypso, alternate ad intime riflessioni ed esperienze indelebili in un colorito, comprensibile dialetto napoletano.