Dalla storia della città a un racconto d'amore il passo è stato breve. E Silvano «Saso» Casaldi, che di libri su Nettuno ne ha scritti in abbondanza, ha deciso di compierlo proprio mentre preparava la riedizione di "Quei giorni a Nettuno", che narra dei fatti dello Sbarco del 1944 sulle coste nettunesi e anziati. Un'avventura tutta nuova, dunque, dal sapore decisamente autobigrafico: una storia chiaramente romanzata, ma che parte da fatti realmente accaduti e da quella gioventù che, negli anni ‘60, era contrassegnata dal divertimento fatto di cose semplici, come un ballo in casa o una passeggiata sul lungomare, quando ancora non c'era il porto turistico e le onde del Tirreno si infrangevano contro la "Marciaronda", ossia la passeggiata prediletta dagli innamorati.

Casaldi, nel romanzo "Sembra strano, però", racconta di Ludovico e Lara - due nomi di fantasia -, ma in realtà parla di sé e della sua adolescenza, delle feste organizzate nella casa dei genitori insieme al compianto fratello e a un gruppo di amici che, ogni domenica, condivideva attimi di libertà attorno a un giradischi e mangiando biscotti fatti a mano dalle ragazze.

Lara arriva in casa di Ludovico quasi per caso e lui rimane subito stregato dalla 14enne: un pomeriggio di balli, poi un altro e, infine, il primo bacio sul pianerottolo di casa. Il sogno di qualsiasi giovane, che immagina di avere davanti l'amore della vita e si sente protetta fra le braccia di un ragazzo un po' più grande di lei.

Non tutto, però, va per il meglio: la mamma di Lara, infatti, contrasta questa relazione e fa di tutto, anche con comportamenti piuttosto discutibili, per impedire alla figlia di vedere Ludovico. Amicizie fidate ed escamotage di vario genere, però, consentono per diverso tempo ai due innamorati di vedersi per ballare in casa di Ludovico o per passeggiare sul lungomare e in spiaggia, incidendo le loro iniziali sulla sabbia e sognando il futuro.

Poi accade l'imprevedibile: nel periodo in cui Lara viene quasi segregata in casa dalla mamma, Ludovico decide di partire. E, ripercorrendo la reale vita di Silvano Casaldi, il protagonista del romanzo va a studiare a Roma nella scuola Alberghiera, al fine di imparare le lingue: lavorerà al "Cavalieri Hilton" per poi avventurarsi in Inghilterra e in Canada. Infine, il ritorno a Nettuno e il posto di lavoro in Comune.

È proprio a Nettuno che, dopo tanti anni, Ludovico incontra di nuovo Lara una prima volta: erano in corso i preparativi per accogliere Bruno Conti di ritorno dal Mondiale di calcio in Spagna, nel 1982, quando Ludovico, ormai uomo, si intrattiene per qualche minuto con la sua vecchia fiamma, ormai sposata e in compagnia del marito.

Poi un nuovo "buco" temporale di quasi vent'anni, prima del nuovo incontro, stavolta in piazza Garibaldi, meglio conosciuta a Nettuno come piazza Regina Margherita: qualche battuta, una chiacchiera e poi via, ognuno per la sua strada.

Infine, la telefonata nel 2017: Lara recupera il numero telefonico di Ludovico e parla con lui delle avventure passate, con la loro storia che torna alla mente di lui grazie al racconto di lei.

Insomma, un romanzo da leggere tutto d'un fiato - disponibile su Amazon o contattando direttamente l'autore -, impreziosito da alcune rappresentazioni grafiche firmate dall'artista nettunese Leonardo Leonardi e dai riferimenti storici, che non potevano mancare in un libro di Casaldi: oltre alla festa per Bruno Conti, si parla delle Olimpiadi a Roma nel 1960, delle riprese del film "Cleopatra" a Torre Astura, dell'inaugurazione dell'hotel "Cavalieri Hilton" a Roma, della morte di Papa Giovanni XXIII e degli incontri di pugilato del campione anziate Giulio Rinaldi in Inghilterra.