Latina città drive in? Spunta l'ipotesi, non solo immaginaria ma sempre più concreta, anche qui da noi. Il capoluogo ragiona su questa soluzione che sta coinvolgendo molti Paesi europei e tanti comuni italiani, tesa a garantire lo svolgimento di proiezioni, spettacoli e concerti rispettando le norme anticontagio.
Un'ipotesi che non nasce oggi sul territorio pontino a quanto sembra. Ci si lavora da settimane. Latina come ben 20 altre città italiane, abbraccia questo orizzonte che per migliaia di persone del settore culturale rappresenta un'ancora di salvezza.
A parlarcene è il presidente della Commissione Cultura, Fabio D'Achille.
«Ragionando su come ripartire nonostante l'emergenza, l'ipotesi di ‘restare in macchina' ci è apparsa subito la più sicura - afferma il consigliere -. Tutta la filiera di cinema, teatro e musica live ad oggi è in ginocchio con migliaia di lavoratori destinati a restare fermi chissà fino a quando, parlo anche di fonici, operatori, delle maestranze che ruotano intorno al settore. Con l'assessore Silvio Francia ci siamo interrogati a lungo su come potere dare un sostegno. Si potrebbero ad esempio utilizzare le somme destinate alla programmazione degli eventi del Teatro D'Annunzio per aiutare le micro economie del comparto affinché non crollino definitivamente.
Di che somme si tratta?
Saranno 60, 70 mila euro, messi nel bilancio di previsione due mesi fa. Considerato però che probabilmente non prima di ottobre o forse addirittura di Natale, i Teatri verranno riaperti al pubblico, si potrebbe ripensare tale investimento in modo differente. Da queste discussioni ha preso forma anche l'idea del drive in. L'automobile è un contenitore perfetto, un posto sicuro da dove potere gustare un film all'aperto. Abbiamo anche immaginato quali potrebbero essere i partner del progetto. Sicuramente le sale cinematografiche. Non vorremmo creare disagi a qualche arena locale, ma allo stato dei fatti anche i gestori di queste ultime avranno problemi a garantire il distanziamento. Potrebbero quindi investire sulla svolta drive in. Fare rete, insomma, magari fino ad arrivare addirittura a creare delle cabine cinematografiche temporanee. Anche l'Anac sta valutando l'ipotesi, è funzionale e fattibile.
L'opzione oggi è al centro dell'attenzione grazie all'iniziativa promossa da Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold lanciata in tutta Italia, e alle proposte di altre realtà. La sfida è però trovare aree adatte...
A Latina non mancano. Penso alla location del Mercato del Martedì, sarebbe strabiliante. È un'area dove le macchine possono posizionarsi in ordine perfetto. Oppure penso a Latina Expo, ci si dovrebbe lavorare in collaborazione con la Provincia. Secondo me è inutile pensare a strutture estremamente grandi, la gestione sarebbe complessa. Vedo ai drive in come una realtà diffusa, dalla città al litorale, dai borghi a Latina Scalo, coinvolgendo più realtà e mettendo in campo molteplici opportunità.
Nel senso non solo cinema?
Perchè no. Non è escluso concepire spettacoli di danza, un concerto, un evento teatrale. Vogliamo andare oltre? Immaginiamo allora che tali aree vengano servite stile McDrive ma sempre in sicurezza, in questo caso coinvolgendo i pub, o gruppi di volontariato. Il prodotto audiovisivo, è vero, resta comunque fantastico per la soluzione cinema.
Lei dice che l'idea di una Latina stile Greese piace, ci sono state le prime adesioni?
Molte realtà sono interessate, è un discorso aperto e in costruzione. È chiaro che supporto tecnico e economico non devono mancare.
L'assessore alla Cultura ci sta lavorando, in che modo?
Certo, in anticipo sugli altri, valutando le possibilità per avere sostegni regionali, e cercando di capire come si stanno organizzando nella Capitale per portare tale esperienza a Latina.
Ci sarà un bando?
Si sta pensando anche a quello. Il Comune potrebbe dare gratuitamente le aree, ma ripeto il progetto è allo studio.
Le collaborazioni?
C'è un'apertura di Confcommercio e anche della Confesercenti e del Consorzio per lo Sviluppo Industriale. Le organizzazioni imprenditoriali sono importanti, spero si riesca a convocare un tavolo per mettere in piedi un meccanismo decisamente interessante. La cultura è stata molto importante durante l'emergenza Covid-19, non è giusto sia così colpita. Se non ci fossero stati gli artisti la lunga restrizione a casa che finalmente sta per terminare sarebbe stata ancora più dura. Fare squadra significa non lasciare le persone sole.
Allora consigliere, vogliamo elencare le possibili location?
Area mercato di via Rossetti, Latina Expo, il Consorzio Asi di Latina Scalo, Parco Vasco De Gama, il parcheggio fronte Fogliano, i quartieri Q/4 e Q5, Porta Nord, Borgo Montello, Borgo Grappa, l'ex Fulgorcavi, il parcheggio del Palazzetto dello Sport. Gli spazi non mancano, e nemmeno la volontà.