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Cronaca

Confiscati i beni di Giacomo Madaffari, per un valore di quattro milioni di euro

Ville con piscina e ascensore interno, altri immobili, auto di lusso, terreni, contanti

Dieci fabbricati di pregio tra Nettuno e Anzio, ville dotate di piscina con tanto di ascensore interno. Ma anche svariati terreni ad Anzio, Nettuno e Aprilia, cinque rapporti finanziari, contanti, due auto di grossa cilindrata e valori cambiari per 120.000 euro. Questo è il patrimonio pari a quattro milioni di euro che i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno confiscato a Giacomo Madaffari. I militari hanno dato esecuzione al Decreto di confisca di primo grado, emesso dal Tribunale di Roma – III Sezione Specializzata “Misure di prevenzione”, a carico dell’uomo, che attualmente è detenuto in carcere perché ritenuto al vertice del locale di ‘ndrangheta presente sul litorale romano.
Madaffari era stato indagato nell’ambito dell’indagine “Tritone”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, che aveva portato all’emissione di 78 misure cautelari nel febbraio 2022. A seguito del procedimento celebrato presso il Tribunale di Velletri, che ha riconosciuto l’aggravante mafiosa per il sodalizio criminale investigato, è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione.
Le indagini patrimoniali, esperite dai militari del Nucleo di via in Selci su delega della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, avevano portato al sequestro, lo scorso 6 novembre 2023, del vasto patrimonio riconducibile a Giacomo Madaffari. Il Tribunale delle “Misure di Prevenzione” di Roma ha disposto la confisca di tutti i beni in sequestro, quantificati (come detto) in circa 4 milioni di euro.
Il Decreto di confisca ha altresì disposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 5 anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Nettuno.
Il Decreto di confisca dei beni, che ha accolto integralmente le richieste della Procura di Roma e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, segna dunque un ulteriore, quanto significativo risultato nella lotta alla criminalità organizzata della provincia di Roma, segnatamente quella di matrice ‘ndranghetista, e si inscrive nella più ampia strategia di depotenziamento delle organizzazioni criminali, mediante l’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati.

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