Anche Noi con Salvini e Aprilia in Prima Linea si schierano contro la decisione di ampliare il cimitero tramite la formula del leasing in costruendo. I due movimenti condividono i dubbi sollevati in commissione da alcuni consiglieri d'opposizione, sottolineando come questo progetto vada di pari passo con lo smantellamento della Multiservizi. «Il piano di privatizzazioni dei servizi pubblici prosegue, malgrado la gestione in house della municipalizzata Asam garantisse maggiori ricavi a fronte - dice Sabrina Esposito Montefusco e Fabrizio Di Carlo - a fronte degli investimenti dell’amministrazione comunale. Una fretta ingiustificata, accompagnata da un tifo da stadio che appare quasi sospetto, che comporterà un aggravio nelle già disastrate casse pubbliche. A vantaggio delle ditte private».


Il progetto per la realizzazione di 8 mila nuovi loculi prevede che la ditta appaltatrice si faccia carico dei costi dell’opera (bando di gara da 9 milioni di euro), rientrando poi del’investimento attraverso la gestione del forno crematorio per 15 giorni, nonché delle somme derivanti dalla vendita dei nuovi fornetti. La gestione dei loculi tuttavia rimarrà i mano al Comune di Aprilia, che potrà decidere i prezzi di vendita, evitando i rincari. «Se si tratterà di un project financing o di un leasing in costruendo non importa, tanto comunque - continuano i dirigenti di Ncs e Apl - si tratterà di una socializzazione delle perdite e di una privatizzazione degli utili. Le spese per i loculi aumenteranno del 50% come anche quelle per le estumulazioni, tumulazioni e inumazioni».


Per questo Noi con Salvini e Aprilia in Prima Linea attaccano la giunta Terra, colpevole di aver dato il via libera alle privatizzazioni dei servizi in città. «Ci chiediamo a cosa serva - ironizzano - un sindaco, a cosa servano le elezioni, quando tutti i servizi pubblici saranno in mano ai privati? Basterebbe far nominare un direttore generale, almeno ci risparmieremmo tanti assurdi discorsi. Con buona pace del volere dei cittadini, della democrazia rappresentativa e delle tante parole al vento lanciate nella scorsa campagna elettorale, della compagine pseudo civica al governo della città che rimarrà alla storia per aver fatto più danni di Carlo in Francia».