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I progressi

Tornado a Nettuno, la mappa del disastro. Gli anziani: «Una cosa mai vista»

Ecco l'area colpita dalla violenta tromba d'aria che domenica pomeriggio ha seminato devastazione a Nettuno. Il tornado ha viaggiato per oltre tre chilometri

Una tromba d'aria così violenta, a memoria d'uomo, non si ricorda. «Mai a Nettuno ho assistito a qualcosa di simile, è stato spaventoso» ha commentato un'anziana ultranoventenne residente nelle zone colpite dal tornado.

E in effetti i danni causati dal fenomeno atmosferico registrato attorno alle 14 di domenica scorsa sono stati gravissimi, soprattutto nella fascia compresa tra la parte iniziale del Poligono militare, la direttrice di via Canducci e via Padre Pio, fino a via dei Frati, via Mirabella, via Santa Marinella e via Silvio Spaventa. Un percorso che, in linea d'aria, è di "soli" tre chilometri e mezzo, ma che di fatto è stato devastato da un vero e proprio uragano.

Fin dalle strade interne all'Uttat - dove gli alberi sono stati abbattuti -, la conta dei danni è impietosa: ci sono famiglie e attività produttive messe in ginocchio da un'ondata di maltempo a carattere straordinario, visto che alla tromba d'aria si è aggiunto anche un violento temporale che, in pochi minuti, ha rovesciato quasi 85 millimetri di pioggia al suolo.

Centinaia, probabilmente, sono le case scoperchiate o danneggiate dal vento: c'è chi deve impermeabilizzarle, chi deve ricostruire le coperture con tegole e copertine, chi dovrà lavorare per tirare nuovamente su i muri abbattuti dalla furia delle raffiche.

In tanti si sono ritrovati nei propri giardini pezzi di verande, piante, calcinacci, guaine e altri oggetti: situazioni che, in gran parte, sono state segnalate alla polizia locale che, dalle ore successive al disastro, ha effettuato una ricognizione del territorio, raggiungendo anche le zone più colpite dalla furia del tornado su segnalazione dei cittadini.

Ingenti anche i danni per le auto: su parabrezza, finestrini e carrozzerie si sono abbattuti mattoni e altro materiale. In alcuni cortili, addirittura, la forza del vento ha portato auto, camper e roulottes capovolte.

Ore difficili anche per piccoli imprenditori e per gli artigiani: officine, capannoni, attività commerciali hanno subìto danni importanti, con i lavoratori che ora stanno trovando la forza (e le risorse) per ripartire. Decine di migliaia di euro, infatti, sono le somme che ogni titolare di attività produttive dovrà sostenere per le riparazioni

Infine, ma non certo per importanza, ci sono i danni alle infrastrutture e al patrimonio ambientale: diverse strade delle zone attigue a Cretarossa e della prima periferia sono senza pubblica illuminazione, visto che il vento ha abbattuto o danneggiato pali e impianti. Stesso discorso anche per gli impianti telefonici.

Decine, poi, sono stati gli alberi abbattuti - sia su terreno pubblico che privato -: il vento li aveva di fatto spazzati via.

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