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Il caso

Senzatetto, rifiuti e degrado nel bar confiscato in via dei Mille

Il chiosco del parco Falcone e Borsellino versa nell’incuria, l’allarme dei residenti: «Vetri rotti, materassi e siringhe. In quella zona la sera diventa pericoloso passeggiare per donne e bambini»

I cittadini di Aprilia lanciano l’allarme sulle condizioni del chiosco-bar in via dei Mille, che ormai da tempo si è trasformato in un ricettacolo colmo di rifiuti e in un rifugio per senzatetto. Basta farsi un giro all’ingresso del parco Falcone e Borsellino per notare come il bar (confiscato alla criminalità) versi in condizioni pietose e pericolose: nel locale sul retro si è praticamente formata una discarica abusiva con rifiuti di ogni genere mentre parte di pavimenti e muri risultano anneriti, segno inequivocabile di un incendio avvenuto all’interno della struttura. Una situazione che non sorprende, visto che il chiosco da tempo viene utilizzato come rifugio dai clochard (e non solo loro) che spesso dormono e bivaccano in questi spazi. Dentro infatti sono ben visibili anche un carrello per la spesa e scatole di snack, mentre nella veranda d’ingresso si può notare un materasso a terra. Tutte tracce evidenti della presenza di alcune persone, che specialmente nelle ore notturne occupano il locale.

Una condizione di degrado che preoccupa i residenti del quartiere Grattacielo, che sottolineano sia l’insalubrità della struttura che le difficoltà per donne e bambini di passeggiare nelle vicinanze del parco Falcone e Borsellino nelle ore serali. Soprattutto per i rischi connessi all’occupazione del bar. «Attualmente il chiosco è completamente fatiscente: i vetri sono rotti, le porte sono aperte e se si entra - ci spiega un residente della zona - si possono notare materassi, gente che dorme all’interno, siringhe per terra e cucchiai. In queste condizioni diventa un problema per le persone che portano i cani nel parco e per le mamme che nell’area verde passeggiano con i figli, perché una situazione del genere può essere pericolosa sotto diversi punti di vista. Sapevamo che c’era un progetto per abbatterlo, che fine ha fatto? Di certo una soluzione va trovata, anche perché così non si può andare avanti».

Nei mesi scorsi il Comune di Aprilia ha aderito alla manifestazione d’interesse dell’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), manifestando la volontà di acquisire il bar del parco per poi demolirlo. Un intervento auspicato da diversi cittadini, che permetterebbe di risolvere anche l’attuale problema.

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