Mancini - Latina, storia di una commedia dal finale scontato: ecco chi è il manager romano

Niente bonifico per acquistare il titolo del Latina Calcio. Questo l'epilogo di una vicenda che rappresenta il punto più basso della storia sportiva della città. Benedetto Mancini è riuscito fino alla fine a tenere in scacco l'intero ambiente che ruota intorno alla società nerazzurra. Dopo una giornata intera, quella di giovedì, in cui si era reso irreperibile per tutti, ieri è riapparso all'improvviso con il solito colpo di teatro. Un messaggio ai suoi uomini di fiducia, una chiamata a qualche tifoso e il gioco è fatto. «Sto arrivando da Roma con il bonifico di 648mila euro», lo ha ripetuto a tutti. La voce ci ha messo un amen ad arrivare alle orecchie dei tifosi che ancora una volta hanno voluto credere alle parole di colui che da gennaio arringa le folle nerazzurre come una consumata star della tv. Ci sono cascati anche i giocatori, alcuni dei quali tornati al Francioni dopo l'allenamento che era appena terminato. Ma bastava ragionarci su un attimo per capire che quanto stava accadendo non era altro che l'ultimo atto di una sceneggiatura praticamente perfetta ordita dal manager romano che, una volta ancora, ha fatto leva sulla passione dei tifosi per tentare di accrescere la sua ormai bassissima credibilità.

Lazio Basket, Acque San Faustino, il free-press Roma Risparmia e ora anche il Latina Calcio. Nella carriera di Benedetto Mancini c'è una vasta gamma di avventure fallimentari. Manager, broker, imprenditore, sono tanti gli appellativi con cui è stato chiamato colui che resterà legato ai colori nerazzurri per una storia tanto assurda che pare uscita direttamente da un b-movie italiano degli anni ‘80. Promesse, progetti mirabolanti e una credibilità che gli è garantita da una dialettica sicuramente sopra la media, sono questi gli strumenti che Mancini ha utilizzato per intraprende le sue tante avventure imprenditoriali, tutte finite allo stesso modo.

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