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L'evento

Enrico Ruggeri a Cisterna, lo show e la polemica per le... transenne

Il cantautore si è esibito il 16 agosto con tutti i brani più famosi. Sui social, però, ha polemizzato

Artista di rango, con il rock che gli scorre e pulsa nelle vene, lo conferma l’esecuzione di “Can't help falling in love” durante il suo concerto di ieri dedicato al “sovrano” della musica Elvis Presley nel giorno della sua morte (16 agosto del 1977) e da cui mutua alcune movenze sul palco, Enrico Ruggeri esce da Palazzo Caetani senza sottrarsi a foto, selfie e strette di mano, prima di salire sul palco allestito davanti al Comune. Nessuna spocchia nè aria da grande star, si concede, ma, dopo l’esibizione di ieri a Cisterna polemizza con un post su Facebook: “Bel concerto anche ieri a Cisterna di Latina. Avrebbe potuto essere migliore senza un sistema di transenne veramente eccessivo, da concerto dei Rammstein… Grazie a quelli che sono riusciti a “forzare il blocco” per arrivare sotto al palco, hanno decretato il vero inizio dello show….”.


Il contatto con il pubblico, le mani sfiorate, le “groupie” che si agitano, la calca dei fan deliranti per arrivare vicino al loro artista preferito, beh, in realtà tutto questo è mancato, forse non per colpa delle transenne poste giustamente a sicurezza delle persone e degli stessi artisti, ma, probabilmente a causa della tipologia di pubblico che ha assistito al concerto. Una festa tranquilla, pochi scalmanati, per fortuna e un pubblico avezzo al buon gusto. Lo stesso “buon gusto” citato da Enrico Ruggeri dal palco per ringraziare il primo cittadino Valentino Mantini, la giunta e il consiglio comunale che lo ha scelto insieme alla sua band per l’esibizione clou della festa più sentita e amata di Cisterna. Al concerto ha partecipato un pubblico molto attento alle parole scritte da Enrico Ruggeri negli anni, brani che sono stati cantati parola per parola anche quando si è trattato dell’esecuzione di canzoni un po’ datate ma sempre splendide, come “Polvere” o “Contessa”, o anche nel caso di quelle di spirito marcatamente più autoriale e intimistiche come “Quello che le donne non dicono” (premio per la critica a Sanremo nel 1987) interpretata magistralmente da Fiorella Mannoia o la magnifica “Il Mare d’inverno” portata al successo da Loredana Bertè. Brani cantati all’unisono, forse “troppo” garbatamente da un pubblico non invasato nè scalmanato. E’ vero l’atmosfera era calma, rispettosa, come quella che si percepisce e avvolge all’interno di un teatro, ma questa non è una certo una pecca, anzi.

Quando pochi fan hanno saltato le transenne per avvicinarsi al palco, il servizio d’ordine è subito intervenuto a tutela di tutti ed hanno lasciato i pochi “arditi” vicino alla struttura vigilando attentamente sui loro movimenti, poichè al lato del palco c’era un’area allestita per permettere alle persone con disabilità di godere del concerto in piena tranquillità e comfort (con particolare cura del personale addetto al servizio di accoglienza è stata fornita loro anche dell’acqua fredda per mitigare gli effetti del gran caldo). Al post del cantante ha replicato il responsabile della comunicazione del Comune Mauro Nasi sottolineando che: “In quell'area ci sono 3 cantieri aperti. I bandoni sono per circoscriverli, ai quali si aggiungono le transenne di sicurezza. Infatti, nonostante i lavori e l'affluenza di pubblico, non ci sono stati incidenti”.
E’ stato un bel concerto, musica di qualità e belle canzoni, le polemiche di mezza estate forse potevano essere evitate.

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