Lo scorso weekend, a Gaeta, si è aperto con la proclamazione del vincitore della sesta edizione del "Passion Flair Competition", l'evento che ha richiamato sul lungomare del Golfo una miriade di turisti e appassionati del bartending acrobatico, organizzato da Francesco Santillo.

In particolare, a trionfare - tra i circa cinquanta bartender Alexander Shtifanov: tra i più famosi al mondo, era considerato uno dei favoriti ma le favolose performance di altri connazionali e di nuovi talenti emergenti hanno tenuto il pubblico e i competitor con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

La sentenza dei tre giudici della World Flair Association - Matteo Esposto, Gianluigi Bosco e Federico Cassini - è arrivata soltanto a notte fonda: sono stati loro stessi a decretare il nome del secondo classificato, il romeno Luca Valentin, e del polacco Marek Posluszny, che si è invece piazzato sul più basso gradino del podio. 

«Le esibizioni più spettacolari non sempre sono le migliori dal punto di vista tecnico – hanno dichiarato, a margine della manifestazione, i tre giudici –  Chi ha sbagliato poco senz’altro è stato premiato ma, in definitiva, contano una miriade di fattori che spesso il pubblico popolare non è in grado di notare».

La bellezza della competizione - che ha richiamato visitatori da tutta Italia (ma anche dal resto del mondo) e che è stata seguita in tutto il pianeta grazie alla diretta streaming e a quella Social - è stata avvalorata anche dall'assegnazione di un premio "in rosa", andato alla migliore bartender: si tratta di Daniela Istrate.

Il tricolore italiano, invece, ha sventolato su altri due premi speciali: il primo, assegnato al più veloce nella gara di abilità consistente nello stappare tre Nastro Azzurro nel minor tempo possibile, è andato a Giorgio Chiarello; il secondo, invece, se l'è aggiudicato Alessio Ciaramella, primo classificato nella gara "mixology", durante cui era necessario preparare, senza acrobazie, il miglior cocktail.

Questo, infine, il commento dell'organizzatore, Francesco Santillo. «Ogni anno è un’emozione più grande, ringrazio tutto il mio staff che ha reso possibile una grandiosa sesta edizione. Tra le tante soddisfazioni, il fatto che ogni competitor abbia speso parole positive per l’accoglienza ricevuta e, soprattutto per la città di Gaeta il cui nome è riecheggiato in tutto il mondo, dalla Russia all’Argentina, dal Giappone alla Polonia».