Un appuntamento che affonda le sue radici nella parte finale del sedicesimo secolo e che, per volere dello Stato Pontificio, dal 1800 in avanti è divenuto un vero e proprio mercato fieristico avente una “libertà doganale”, oltre che vero punto di riferimento per il mondo agricolo, per i pastori e gli artigiani dei Monti Lepini.

Stiamo parlando della Fiera secolare di San Michele di Sermoneta, oggi ospitata nell’area mercato di Monticchio e aperta a tutta una serie di innovazioni, soprattutto nell’ambito della promozione del territorio e, più in generale, delle eccellenze dell’Agro pontino e di molte zone d’Italia.

L’evento, organizzato dal Comune di Sermoneta e rigorosamente a ingresso gratuito, sarà protagonista della prossima settimana: l’inaugurazione è in programma alle 17.30 di mercoledì 28 settembre e gli stand rimarranno aperti fino al prossimo 2 ottobre.

«Per una volta si mette da parte la bellezza del borgo medievale per dare valore e risalto al territorio - spiegano dal Comune - Due ettari di esposizione: enogastronomia, florovivaismo, arredamento, tecnologia, agricoltura, animali della fattoria, esibizione dei butteri, i prodotti gastronomici di Sermoneta e di tutta Italia, percorsi didattici per i bambini, artigianato artistico locale».

Di conseguenza, si punterà alla valorizzazione della vocazione agricola sermonetana, con un taglio che avrà anche risvolti didattici: saranno infatti presenti gli animali del territorio ma anche i Butteri; in più, giovedì 29, per i bambini, spazio alla “fattoria didattica” che consentirà agli delle scuole di Sermoneta di tornare indietro nel tempo, rivivendo il passato.