Questa mattina, ad Anzio, come avevamo annunciato nelle scorse ore, è andato in scena il sopralluogo del delegato del Prefetto di Roma - ossia il vice Prefetto aggiunto Roberto Leone, peraltro sub commissario di Nettuno - all'interno dell'hotel "Villa Anna" di Lavinio Mare, struttura che potrebbe ospitare molti rifugiati politici, provenienti sia dal centro di via dell'Armellino, che potrebbe essere chiuso, sia da altre parti d'Italia.
Una vicenda, questa, che non è piaciuta al sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, e alla sua maggioranza, presente nella quasi totalità fuori dai cancelli dell'albergo, in attesa del vice Prefetto.
Il primo cittadino, infatti, è stato fermo nel dire: "Se arriveranno altri migranti sono pronto a dimettermi". Un'azione forte, plaudita da molti dei cittadini presenti che hanno voluto manifestare a gran voce il loro "no" al possibile nuovo centro accoglienza.
Nel colloquio con il dottor Leone, Bruschini - affiancato dagli assessori Cafà , Perronace, Zucchini, Placidi e Attoni - ha chiesto se fosse possibile tenere attivo - col subentro nella gestione dello stabile della nuova cooperativa vincitrice del bando di gara - il centro di via dell'Armellino: un'eventualità , questa, che potrebbe essere studiata in futuro.
Intanto, però, arrivano le parole dell'assessore alle politiche sociali, Roberta Cafà : "Non vorremmo che si depauperasse il territorio, anche perché Anzio, su questo fronte, ha già dato - ha dichiarato la Cafà - Dal canto suo, la Prefettura, col bando, dovrebbe tener conto delle strutture esistenti e non far diventare i servizi per gli immigrati un qualcosa di itinerante. Anzio è una città turistica e tale deve restare. Tutta lâamministrazione - ha concluso Cafà - segue questa linea di pensiero".