Era tornato al centro accoglienza dopo due giorni di assenza e, come prevedono le procedure, doveva essere espulso.
A quel punto, per tentare di scongiurare un evento così duro - per lui - ha deciso di inscenare un gesto estremo: minacciare il suicidio.
E' questo quanto accaduto attorno alle 8.30 di oggi in via Augusto D'Andrea, a Nettuno, dove ha sede un centro accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici.
L'uomo è salito su un albero d'alto fusto e, con una cinta al collo, ha minacciato di suicidarsi.
A quel punto è stata chiamata la polizia che, con una Volante, è arrivata sul posto. I poliziotti, aiutati da una persona che parlava inglese, hanno avviato una estenuante trattativa con l'uomo - durata circa un'ora - al termine della quale lil migrante ha desistito dal gesto estremo ed è sceso.
Sul posto, oltre ai poliziotti, anche un'ambulanza e i vigili del fuoco.