La città sporca che non ti aspetti arriva proprio quando il problema «Latina Ambiente» sembrava superato con il sostanziale via libera del Tribunale alla proposta di concordato sui debiti accumulati dalla partecipata del Comune. E invece negli ultimi giorni anche zone centrali del capoluogo sono cosparse da cumuli di immondizia non ritirata come nei momenti bui della contestazione dei lavoratori, i quali, però, questa volta non ci stanno a finire sotto accusa e indicano la vera lacuna del servizio, ossia la manutenzione dei mezzi per la raccolta. Cosa è successo allora?
I fornitori che devono provvedere alla manutenzione dei mezzi non hanno preso molto bene la notizia del concordato perché il primo effetto su di loro è che potranno essere pagati più o meno presto per i servizi svolti dopo l’accoglimento del concordato mentre c’è da aspettare per le somme pregresse, che poi sono quelle più rilevanti.
Nel complesso la situazione del parco macchine della Latina Ambiente è terribile: gli ultimi investimenti sui camion di raccolta risalgono al 2001 ma la società difficilmente ne acquisterà di nuovi posto, che, sul piano strettamente formale, il contratto tra la Latina Ambiente e il Comune è in scadenza, terminerà il 30 giugno prossimo.
E’ possibile, ma non scontato, che il Commissario Barbato possa firmare una ulteriore proroga di tre o sei mesi prima dell’insediamento del sindaco che si avrà solo dopo il 19 giugno, dunque a poco più di dieci giorni dalla scadenza del contratto.
Se la proroga non verrà concessa da Barbato, la dovrà firmare per forza il primo cittadino eletto, altrimenti il rischio di un blocco del servizio sarebbe effettivamente molto elevato.
Nessuno comunque crede che anche in presenza di una proroga trimestrale (che quindi coprirebbe solo il periodo estivo) la società faccia investimenti a medio e lungo termine, qual è appunto il rinnovo almeno parziale del parco dei mezzi di servizio.
Se quindi la «colpa» del rallentamento della raccolta dei rifiuti cui si assiste in questi giorni è legato alle condizioni dei camion, i cumuli per strada potrebbero diventare un’abitudine.
Oggi intanto è previsto lo sciopero nazionale della categoria degli operatori ecologici e si può andare incontro ad un ulteriore rallentamento della raccolta che, comunque, ieri mattina è stata rinforzata in alcune zone della città dove si era accumulata immondizia e si sono persino registrati roghi dolosi di cassonetti in Q5 e via dei Volsci.
Per arrivare alla normalizzazione del servizio sarà necessario raddoppiare i turni per le prossime 36 ore eppure anche questo non è certo in quanto resta l’incognita della disponibilità di tutti i mezzi, dunque della manutenzione fornita dalle ditte esterne.

SCARAFAGGI IN CENTRO - Ma non è finita qui. Erba altissima in praticamente tutti i parchi della città e soprattutto sporcizia portano conseguenza drammatiche per quanto riguarda la presenza sempre più massiccia di insetti. Arriva sulla nostra casella di posta la denuncia di una cittadina residente in centro a Latina dove, ormai da un mese, sta lottando contro l'invasione di scarafaggi che dalla strada riescono addirittura ad arrivare ai primi piani della palazzina antistante, senza contare che nei paraggi sono molti gli esercizi commerciali tra cui fruttivendoli e ristoranti. "Ne raccogliamo tantissimi ogni giorno, non ne possiamo più  spiega la donna - abbiamo fatto migliaia di segnalazioni a Latina Ambiente e al Comune ma senza risultati. Così non possiamo andare avanti".