Ex colonia Di Donato, scattano i sigilli. Un'indagine meticolosa, quella condotta dalla Guardia di Finanza finalizzata ad accertare reati nei confronti della pubblica amministrazione in danno al bilancio locale e regionale. Questa mattina hanno  i militari del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro ex art 253 c.p.p. in violazione degli artt. 314 (peculato), 356 (frode nelle pubbliche forniture), 479 (falsità ideologica) e 640 (truffa) c.p. emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino a firma del procuratore  Luciano D’Emmanuele e del Sostituto Procuratore Alfredo Mattei, del complesso immobiliare e dei terreni agricoli annessi, denominato “ ex colonia Di Donato” ubicato nel comune di Formia.

 Il provvedimento restrittivo trae origine dagli accertamenti eseguiti dai militari del Gruppo di Formia  posti in essere allo scopo di accertare una serie di irregolarità e difformità riscontrate nella esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’immobile, opere finanziate dalla Regione Lazio per un importo erogato pari ad un milione di euro; lavori che tuttavia risultano non essere mai stati portati a completamento.

Il vasto complesso architettonico di oltre 15.000 mq., risalente al 1300, nell’anno 2011 era stato oggetto di un contratto di comodato d’uso della durata di 25 anni stipulato tra il Comune di Formia, proprietario dell’immobile, e l’I.P.A.B. Santissima Annunziata di Gaeta, ente regionale che, grazie ad una serie di finanziamenti a “specifica destinazione” concessi dalla Regione Lazio, avrebbe dovuto curare la riqualificazione completa della struttura al fine di realizzare un centro regionale polivalente al servizio degli emigrati laziali.

Al momento sono in corso ulteriori accertamenti per delineare le singole responsabilità nei fatti oggetto dell’ indagine.

Il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino, oltre ad essere stato notificato agli indagati quale informazione di garanzia è anche stato notificato in qualità di rappresentanti delle parti offese al Presidente della Regione Lazio ed al Sindaco del Comune di Formia,  al quale è stata anche affidata la custodia del bene, nonché al Commissario Straordinario dell’ I.P.A.B. Santissima Annunziata.