È stato necessario un blitz della Polizia Locale in via Chiarello per porre la parola fine alla condizione di degrado nella quale versava da anni un fazzoletto di terra risparmiato dall’urbanizzazione nel quartiere Europa ai margini della città. Noncuranti del fatto che l’area fosse di proprietà del Comune, una serie di personaggi che si sono avvicendati nella conduzione degli abusi, avevano realizzato alcune baracche trasformate negli ultimi tempi in una sorta di officina e nella “prigione” di alcuni cani costretti a vivere in condizioni pietose.
L’operazione è stata condotta dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziara edilizia intervenuti inizialmente per accertare il caso di maltrattamento degli animali. Studiando meglio il caso, anche con una serie di sopralluoghi preliminari, gli agenti del dirigente Francesco Passaretti, avevano scoperto non solo che le strutture erano abusive, configurando reati in materia ambientale e urbanistica, ma anche e soprattutto che l’area di duemila metri quadrati è di proprietà comunale, circostanza che ha portato a ipotizzare l’accusa di occupazione e usurpazione del bene. Oltre tutto è stato individuato un allaccio abusivo alla rete idrica comunale.
La denuncia è scattata per una donna di 41 anni che utilizzava quello spazio insieme a un familiare. Lei tra l’altro è già nota ai poliziotti dell’antiabusivismo edilizio, coordinati dal capitano Armando Rigliaco, in quanto già considerata tra i responsabili della baraccopoli situata tra via dei Volsci e il canale delle Acque Medie sequestrata per lottizzazione abusiva.
Nell’insediamento di via Chiarello gli agenti hanno riscontrato anche la condizione di assoluto degrado nella quale venivano tenuti alcuni cani di grossa taglia, costretti a stare in una baracca di piccole dimensioni che anche ieri mattina versava in una condizione igienica preoccupante. Il blitz è stato compiuto con l’ausilio e il supporto delle Guardie Zoofile