E' in corso ad Aprilia il Consiglio comunale per affrontare il caso dell'indagine sui presunti rimborsi gonfiati che vede coinvolto il sindaco Antonio Terra. Il primo cittadino ha spiegato che leggendo le carte a suo avviso la questione più grave è che l'avvocato Martini nel registrare e versare i pagamenti sui propri conti, sembra abbia registrato somme inferiori, cosa grave che però non è imputabile al sindaco. Inoltre per l'entità del rimborso Terra ha sottolineato come l'amministrazione comunale  sia in possesso di un parere dell'ordine degli avvocati e della giurisprudenza che dicono che "anche se la sentenza indica una somma si possono chiedere somme superiori".  Il sindaco e il suo avvocato avrebbero anche potuto chiedere la somma di 24mila euro circa in aggiunta a ciò che aveva riconosciuto la sentenza della Corte di Appello presso la Corte dei Conti.

Polemici i consiglieri del centrodestra. Nello Romualdi: "Il sindaco dovrebbe farsi da parte per chiarire serenamente la propria posizione con l'autorità". Roberto Boi: "Parlate di garantismo ma siete proprio voi - dice rivolto ad alcuni consiglieri della maggioranza - che andavate a chiedere voti portandovi dietro volantini con le facce di quegli amministratori indagati per l'Aser che poi sono stati assolti". Vincenzo La Pegna chiede le dimissioni del sindaco. 

Michela Biolcati Rinaldi della maggioranza dice: "Rivendico con forza una posizione garantista che fa parte di noi. Le dichiarazioni del sindaco non abbiamo bisogno di valutarle ulteriormente. Per me se Terra dicesse mi faccio da parte sarei preoccupata e potrei non poter andare avanti su questo progetto di governo. Avviso di garanzia è solo avviso di garanzia stanno valutando le carte. Ognuno di noi conosce qualcuno che ha avuto un avviso di garanzia e poi sono stati non solo assolti ma anche prosciolti".