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La protesta

Coop, il Ministero: "Rinunci alla vendita e pensi a nuovo piano industriale"

Da stamattina un migliaio di dipendenti sotto la sede del ministero dello Sviluppo Economico, in attesa del confronto tra Unicoop, sindacati e istituzioni

Il Mise ha chiesto a Unicoop di sospendere la trattativa per la cessione di otto punti vendita del basso  Lazio. Il segretario nazionale di Uiltucs, al termine del tavolo di lavoro, ha comunicato ai lavoratori l'esito positivo dell'incontro. "I rappresentanti della cooperativa presenti - ha spiegato - non erano nelle condizioni di accettare la proposta, che tuttavia verrà portata all'attenzione del Cda. Il primo traguardo è stato raggiunto, ma non bisogna abbassare la guardia. A breve il Mise comunicherà la data del nuovo incontro del tavolo e sapremo cosa la Coop intende fare.

Anche la Regione Lazio è intervenuta sulla vicenda con una nota dell'assessore  Claudio Di Berardino: "Durante il tavolo su Unicoop Tirreno appena concluso al Ministero dello Sviluppo economico, abbiamo richiamato l'attenzione sul particolare contesto socioeconomico dove insistono i punti vendita a rischio chiusura, un contesto già compromesso da precedenti crisi industriali e quindi fragile sotto l'aspetto occupazionale. Nei giorni scorsi avevamo già fatto un appello all'azienda a non procedere unilateralmente. Lo ribadiamo ancora oggi e torniamo a chiedere a Unicoop Tirreno di condividere le scelte e ragionare con le Istituzioni e le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni positive. Il consiglio di amministrazione dovrebbe tornare a riunirsi: auspichiamo che possa presentare un nuovo piano industriale. Non vogliamo discutere della cessione di punti vendita sul nostro territorio, vogliamo ragionare sulla loro riorganizzazione e rilancio. La Regione Lazio continuerà a fare la propria parte a difesa del lavoro e dello sviluppo".

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