La città di Pontinia ha festeggiato ieri gli 82 anni dalla fondazione, con una manifestazione che si è svolta nei luoghi simbolo della città: il palazzo municipale, la chiesa di Sant’Anna, il parco del Cinquantenario e infine presso il Map, inaugurato cinque anni fa. Ad aprire le celebrazioni, il saluto istituzionale al luogotenente Duilio De Pascalis, in congedo dopo vent’anni alla guida della Stazione dei carabinieri e quarant’anni di servizio nell’Arma. Presenti per l’occasione i rappresentanti dell’amministrazione in carica, sia di maggioranza che di opposizione, i colleghi delle forze dell’ordine, numerosi cittadini e anche il capitano della Compagnia di Latina Carlo Maria Segreto. «Questo – ha detto il sindaco Carlo Medici – è un riconoscimento al luogotenente De Pascalis per il lavoro svolto, che ci ha garantito un vivere sicuro e ordinato. Il comandante nel corso degli anni è stato un punto di riferimento costante. Attento sempre ai valori fondamentali dell’Arma: ferreo quando le circostanze lo imponevano e sempre aperto al dialogo». Concetti, questi, ribaditi anche dall’ex sindaco e attuale presidente dell’assise civica Eligio Tombolillo. «Ho svolto gli ultimi venti anni di servizio a Pontinia – ha detto il luogotenente De Pascalis – dove ho coltivato rapporti umani e sono stato accolto con affetto, rispetto e sincerità». Poi il ringraziamento ad autorità, colleghi e soprattutto alla famiglia. La cerimonia si è quindi spostata presso la chiesa di Sant’Anna, dove si è svolta la funzione religiosa. Al termine della quale un corteo, accompagnato dalla banda musicale, si è recato al parco del Cinquantenario. Qui il sindaco ha ribadito la volontà di impegnarsi per far sì che Pontinia, anche se sempre più “antica”, possa invece sembrare col tempo più “giovane” grazie appunto all’attenzione e al lavoro dell’amministrazione. La città compie infatti 82 anni dalla fondazione, voluta nel 1934 per realizzare un centro equidistante da Sabaudia e dall’allora Littoria. Chiaramente dopo aver sottratto il terreno alle paludi, grazie soprattutto all’impianto idrovoro di Mazzocchio, uno dei più grandi d’Italia e dell’Europa. Ottantadue anni fa, alla presenza del capo del governo Mussolini, in piazza Indipendenza fu posata la prima pietra di travertino. La base (simbolica) di quella che oggi è Pontinia.