Latina, l'evento
16.12.2025 - 16:30
Una serata speciale, di quelle che in questo Natale che sta per bussare in maniera definitiva alle porte della città, verrà ricordata a lungo.
Soprattutto per la passione con la quale è stata condotta da Giuseppe Baratta e Nadia Gigante. La regia del Panathlon International con in testa il presidente Umberto Martone, ha finito per fare la differenza.
Quello di lunedì sera, nello splendido scenario del Museo Cambellotti in piazza San Marco, è stato il trionfo dello sport pontino, di una città come Latina - come ha tenuto a precisare il primo cittadino, Matilde Celenatno - che non sta lasciando nulla al caso, mettendo lo sport davanti a tutto e a tutti, per i valori che si porta dietro e gli insegnamenti che può regalare quotidianamente.
I premi Panathlon, istituiti nel 1980, sono un riconoscimento che il Panathlon Club di Latina conferisce annualmente a persone, atleti, personalità della provincia che si siano particolarmente distinte. Si tratta di atleti, dirigenti, giornalisti, persone che a vario titolo operano nell’ambito sportivo, possano essere indicati come esempi, non solo per risultati rilevanti conseguiti sui campi di gara, ma anche per la totale loro dedizione allo sport, testimoniando i suoi principi e valori etici.
Il Panathlon Club di Latina pontino è uno dei più longevi, avendo visto la luce nel 1958, e si propone di accompagnare lo sport cittadino oltre il compimento del centesimo anno della città di Latina.
Lunedì sera se n’è avuta una riprova, perché le motivazioni che hanno accompagnato ogni singola premiazione, hanno rappresentato il comun denominatore di una tradizione che, da sempre, fa di Latina e della sua provincia, uno dei terreni sicuramente più fertili a livello di eccellenza sportive e non, del nostro amato “stivale”.
La presenza dell’assessore regionale, Elena Palazzo, che noi simpaticamente abbiamo identificato come... “Una sola donna al comando”, del sindaco, Matilde Celentano, dell’assessore allo sport, Andrea Chiarato, del delegato provinciale del Coni regionale, Mauro Di Prospero, del delegato provinciale Cip, Erika Milic, del Governatore dell’area Lazio del Panathlon, Cesare Sagrestani, della direttrice del museo, Antonia Lo Rillo, dell’assessore allo sport del comune di Priverno, Luigina Vellucci, del delegato Aces, Fabrizio Santangelo, del capitano di fregata, Massimiliano Caramia, comandante della Mariremo di Sabaudia e del comandante dei Vigilia del Fuoco di Latina, Piergiacomo Cancelliere, hanno rappresentato la punta di un iceberg importante, confermando la grande sinergia che c’è affinché lo sport ed i propri interpreti continuino a mietere successi come è stato sino ad ora.
Particolarmente toccante il momento con Antonino Azzolina e Cristoforo De Marchis, tedofori alle Olimpiadi del 1960 a Roma, che hanno ricordato quel giorno di 65 anni fa, in previsione anche di quello che accadrà il 26 dicembre, quando la fiaccola olimpica di Milano-Cortina 2026 arriverà in piazza della Liberta a Latina. La presenza, poi, di Vincenzo Abbagnale, canottiere azzurro della Marina Militare, pontino di adozione e figlio del grande Giuseppe, la classica ciliegina sulla torta.
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