Raccolta di rifiuti, numeri in aumento ma si può fare di meglio. È il gruppo Wwf litorale pontino a spingere sull’aumento del servizio. Un lavoro lungo, quello del gruppo ambientalista, che ripercorre le tappe di un’azione lunga e faticosa. Dalla domenica degli ingombranti all’incessante richiesta di un appalto rifiuti che contemplasse il sistema porta a porta con incentivi per gli utenti virtuosi. E ora che i risultati si vedono, il Wwf sottolinea come si debba spingere sull’acceleratore. “Da un paio di anni – scrive il Wwf - la Comunità europea sta preparando una nuova direttiva sui rifiuti in cui non si parla più di percentuale di raccolta differenziata ma di effettivo riciclo dei materiali. Quasi un assist alla nostra posizione che formalmente traduce l’espressione Zero Waste in Riciclo Totale.

La Comunità europea pone alcuni obiettivi per il 2030, non proprio coraggiosi come il 65% di riciclaggio dei rifiuti urbani (all’inizio si parlava di almeno il 70%) e il 75% di riciclaggio dei rifiuti da imballaggio. Resta comunque il superamento del parametro riferito soltanto alla raccolta differenziata”.

La differenziata a Terracina ha toccato quota 60% nel 2015 ma il dato che deve interessare è quello relativo al materiale effettivamente riciclato. “A Terracina non viene effettuato alcun controllo sulla qualità del differenziato per cui verosimilmente la raccolta differenziata presenterà una grande quantità di materiale spurio”. Per ottenere un vero successo, bisogna adesso migliorare il servizio. Uno sforzo che sicuramente verrebbe ripaga