Rifiuti che galleggiano, degrado e proteste. Discariche a cielo aperto, possibile che nessuno riesca a fare niente per risolvere il problema? Il Wwf parla dello sgrigliatore di Badino e della grata posta all’imbocco del canale tombinato di Terracina, all’altezza del Ponte del Salvatore. “Questi ritardi negli interventi di bonifica – si legge in una nota - sono oggi inaccettabili dopo l’istituzione da parte del Comune nel luglio 2013 del Tavolo delle acque”. Le istituzioni si sono compiaciute fin troppo dell’ottenimento della bandiera blu, salvo poi dimenticare che un simbolo non basta a considerare la città davvero degna di un’eccellenza ambientale. “In più occasioni – continua il Wwf - si è chiesto un intervento puntuale e preciso, la prevenzione dell’inquinamento del mare e la bonifica dei  canali. Visto il ruolo che gli stessi organi sopracitati hanno, veniva chiesto di controllare e reprimere gli illeciti in materia, nonché di bonificare i bacini interessati dal degrado. Si sottolineava inoltre la necessità di assicurare una comunicazione costante ai cittadini sull’azione tecnico- amministrativa di tutela e gestione ambientale delle risorse idriche. A tutt’oggi, purtroppo, assistiamo non solo all’assenza totale di interventi da parte degli organi tecnici deputati alla pulizia dei canali ma ad un silenzio e ad una mancanza di azioni, da parte degli organi Istituzionali della Città, atteggiamenti incomprensibili e inaccettabili secondo la nostra Associazione”. Gli ambientalisti concludono sottolineando che mentre i rifiuti grossolani rimangono a galleggiare addossati alle grate di chiusura del canale e dello sgrigliatore, le sostanze derivanti dalla loro degradazione disciolte in acqua arrivano fino al mare, con notevole estensione del degrado anche della costa”.