In centinaia i braccianti Sikh che lavorano nei campi dell'Agro Pontino hanno partecipato domenica mattina all'incontro promosso da In Migrazione e dalla Flai Cgil presso il tempio di Borgo Hermada per parlare di diritti e di lotta al caporalato. Una battaglia, quest'ultima, intrapresa ormai da tempo e che ora sta consentendo di raccogliere i primi frutti. Nei giorni scorsi, infatti, alcuni lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia in segno di protesta e occupare i campi su cui lavoravano, finché l'azienda non ha comunicato che pagherà loro le spettanze arretrate (circa 37mila euro) e che aumenterà il salario. «Un risultato fino a pochi anni fa impossibile e che ora - hanno commentato da In Migrazione riferendosi alla consistente partecipazione all'incontro di domenica -, dopo anni di denunce e lavoro sul campo, diventa concreto».