Non è bastato il freddo a scoraggiarli, si spera non lo siano stati cantieri, siti archeologici chiusi e informazioni al lumicino.

Mentre Terracina sparava le sue cartucce natalizie nella parte bassa della città, frotte di visitatori nel weekend di Capodanno hanno letteralmente preso d’assalto il centro storico alto. Decine e decine di persone si sono riversate tra sabato e domenica tra i reperti archeologici e i vicoli medievali, finendo fin sopra il Tempio di Giove Anxur a bordo dei loro bus. Belli a vedersi, forse un po’ meno a stare nei panni di questi turisti arrivati da Verona, Mantova, Arezzo, Padova (città non proprio trascurabili sul fronte del patrimonio culturale) che, dopo aver fatto salite a piedi, appesi alla loro guida turistica, si sono visti costretti a dribblare automobili di passaggio, sampietrini divelti e pericolosi, transenne e cantieri. Scontentare il turista oggi se si vuole far rinascere il centro storico domani? Qualcuno lo dirà.

E infatti, tra un cantiere e l’altro, dopo aver attentamente ascoltato ciò che aveva da dire la guida, i turisti hanno optato per dirigersi altrove. Precisamente al Tempio di Giove Anxur. Una bella salita, un panorama mozzafiato e... ops... il sito archeologico è chiuso. Qualcuno lo sapeva, altri no. E d’altra parte, come saperlo? Di informazioni, a parte sulla stampa locale, non ne circolano. Sul sito Internet del Comune, se si clicca su “Tempio di Giove” compare la scritta “sito temporaneamente sospeso”. Ma quale sito, il sito archeologico o il sito Internet? Chissà. E chi avverte turisti e tour operator sulla temporanea chiusura di un monumento internazionale? Niente. Di uffici di informazione, se si eccettua l’infopoint di piazza Mazzini (città bassa), zero. Pagine facebook, oggi buone come il pane, nisba. L’unica è stata rivolgersi ai bar o ai custodi del museo. Da visitare c’è molto, ma è una visita a ostacoli. È lo scotto da pagare per farsi trovare pronti in estate? È quello che sperano tutti.