Polemiche sulle condizioni del Tempio di Giove, ecco le verità della Munus, la società che gestisce l'area monumentale a Terracina. Lo spunto arriva dalla pubblicazione di alcune foto sulla situazione dei sentieri interni al sito archeologico.

"La manutenzione del percorso archeologico - fa sapere Munus - viene svolta da personale della nostra società e non può essere taciuta l’enorme differenza con le gestioni precedenti. A nulla valgono le strumentali e parziali fotografie scattate da 'inviati speciali', né la foto di un vialetto con alcune pozioni laterali con terra sollevata, causati la notte precedente dal razzolare di cinghiali, né l’erba tagliata ai margini, pronta per essere raccolta, né qualche staccionata bruciata dall’incendio della scorsa estate, per il quale Munus (e non il Comune) ha ottenuto il risarcimento dall’assicurazione e provvederà a breve (intemperie permettendo) a rimontare la nuova staccionata. Neppure i fari 'abbandonati', che sono invece interrati o montati su supporto raggiungibile solo arrampicandosi ai lati del percorso, per permettere l'illuminazione dello spettacolo estivo".

La società, nella sua vibrante replica corredata tra l'altro da un gran numero di foto, non manca di sottolineare alcuni passaggi della gestione del Tempio. "Ricordiamo che Munus versa al Comune, come canone garantito, 120 mila euro l’anno, che doveva rappresentare il 40% degli incassi annuali, circostanza che fino ad ora non è stata raggiunta, nonostante il forte incremento dei visitatori ed il miglioramento evidentissimo dei servizi gestionali. Malgrado ciò - si legge ancora nella nota - i 120 mila euro vengono ugualmente corrisposti ogni anno, con un evidente danno economico del quale si è fatta carico la nostra società, pensando che il notevole sforzo potesse cambiare le condizioni economiche. E infatti sono stati effettuati cospicui investimenti di promozione in tutta Italia, di pubblicità, di rinnovo delle dotazioni cartellonistiche informative, di gestione serale (onerosissima) dello spettacolo Anxur Lumina".