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Lutto

La pallanuoto italiana piange la scomparsa del formiano Salvatore Gionta

Grande protagonista all’Olimpiade di Roma 1960, in cui da capitano conquistò con la sua squadra un indimenticabile oro.

La pallanuoto italiana piange la scomparsa del formiano Salvatore Gionta

Gionta al Salone d'Onore del Coni a Roma

Lutto nella pallanuoto italiana e di casa nostra. Nella giornata di lunedì 28 marzo si è spento, all'età di 94 anni, Salvatore Gionta. Formiano doc (era nato il 22 dicembre 1930) è stato un grande leader del Settebello: conquistate le medaglie di bronzo ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952 e agli Europei di Torino due anni più tardi, fu grande protagonista all’Olimpiade casalinga di Roma 1960, in cui da capitano incassò con la sua squadra un indimenticabile oro. In vasca complessivamente 62 volte con la calottina della Nazionale, a livello di club Gionta è stato simbolo della Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nel 1956) e ha difeso anche i colori di Libertas Roma e Sturla. La sua splendida carriera fu premiata con il titolo di Commendatore della Repubblica e nel 2015 il CONI gli consegnò il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano. E proprio al CONI, una volta terminato il percorso in acqua, Gionta (foto ANSA) ha ricoperto plurimi incarichi tra il 1976 e il 1997, oltre ad essere stato Presidente dell'Associazione Antichi Atleti della SS Lazio. Il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, interpretando i sentimenti della Federazione Italiana Nuoto e dell’intero movimento sportivo, si unisce al cordoglio della famiglia. 

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