Le reazioni
07.12.2024 - 15:30
Le città di Anzio e Nettuno hanno accolto con soddisfazione i risarcimenti provvisionali riconosciuti nell’ambito della sentenza del processo "Tritone". Entrambi i sindaci hanno annunciato che le somme ottenute saranno interamente destinate alle politiche sociali, con l’obiettivo di trasformare un passato difficile in un’opportunità concreta per le comunità locali.
Il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, ha sottolineato l’importanza della decisione del tribunale, che ha accertato l’aggravante del metodo mafioso nei confronti di alcuni imputati. "Prendo atto della decisione che conferma in primo grado la presenza di una 'ndrina locale", ha dichiarato, ricordando che questa vicenda ha portato in passato allo scioglimento del Comune e a due anni di commissariamento. Guardando al futuro, Lo Fazio ha spiegato che i 50.000 euro riconosciuti al Comune come risarcimento provvisionale "saranno destinati alle politiche sociali" e che ulteriori risarcimenti saranno determinati in altra sede. "Ora è iniziata una nuova era. Daremo mandato al legale incaricato di procedere e tutto ciò che otterremo sarà destinato, ripeto, alle politiche sociali", ha concluso.
Anche il Comune di Nettuno, rappresentato dal sindaco Nicola Burrini, ha deciso di destinare i 50.000 euro ottenuti alla tutela delle fasce più deboli della popolazione. "Quanto di male è stato fatto per la reputazione di questa città si trasformerà in un'opera di bene", ha affermato Burrini, sottolineando che le somme saranno messe "a disposizione dei Servizi sociali, a disposizione della parte fragile della popolazione di Nettuno che ci sta particolarmente a cuore". Il primo cittadino ha poi ribadito il deciso impegno dell’amministrazione comunale nel contrastare ogni tentativo di infiltrazione mafiosa. "Il Comune porterà avanti un discorso deciso sulla questione legalità", ha detto, aggiungendo che gli avvocati dell’Ente proseguiranno con determinazione per far valere le ragioni dell’Amministrazione in ogni sede.
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