Acqualatina rigetta le accuse sul mancato rilascio dei nuovi allacci fognari che sta causando il blocco dell'edilizia ad Aprilia. Un caso con forza nelle scorse settimane, dopo che la dirigenza dell'Ater di Latina ha sottolineato l'impossibilità di ottenere l'abitabilità per gli alloggi popolari in via Guardapasso.Un problema derivante dalla saturazione del depuratore di via del Campo, che attualmente può servire solo 70 mila abitanti. "Le responsabilità rispetto al mancato rilascio delle autorizzazioni – si difende Acqualatina – non competono al gestore, ma alla Regione Lazio. Abbiamo già investito 370 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria sull'impianto di depurazione, ovvero molto di più di quanto avremmo dovuto corrispondere. E abbiamo proposto una soluzione alternativa: l'installazione di un secondo sistema mobile di depurazione di tipo chimico-fisico da affiancare a quello esistente installato nel 2010".

Al tempo stesso il gestore del servizio idrico attacca il Comune di Aprilia, in particolare il vice sindaco Franco Gabriele che aveva annunciato l'intenzione di non cedere il nuovo depuratore in fase di ultimazione a La Gogna. "Lo scorso 8 marzo il Comune ci ha già chiesto - continua la società - di avviare i lavori di collaudo dell'impianto, che consentiranno, sin dalla fine dei lavori, la presa in consegna e la conseguente gestione dell'impianto. Non comprendiamo dunque da dove prenda vita la proposta dell’assessore Gabriele. Più in generale restiamo stupiti dall'atteggiamento della giunta Terra, visto che da diversi mesi stiamo lavorando con l'amministrazione comunale a un protocollo d'intesa mirato alla risoluzione di molti problemi che interessano la cittadinanza di Aprilia. A partire dal superamento del blocco sugli investimenti".Â