Aveva patteggiato una pena a due anni di reclusione e 4mila euro di multa. Fausto Franco era accusato di minaccia grave, detenzione e porto illegali di un fucile con relative munizioni. Per la Procura era uno dei tre soggetti (con il 23enne vennero arrestati il 21enne Mirko Dabrowski e il 20enne Emanuele Gambino) che si erano resi responsabili di atti di intimidazione a colpi di fucile e di minacce ai danni di due parrucchieri di Aprilia.  Si arrivò così al processo. Fausto Franco, considerato probabilmente la mente, la personalità più forte del gruppo, decise di patteggiare la pena. E così avvenne: il 22 aprile 2015 ci fu la condanna. Pena sospesa. Tutto finito? Per niente. Contro quella sentenza vennero presentati ben due ricorsi ora respinti in Cassazione.

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