Proseguono le indagini per accertare la cause che hanno determinato la morte dell'operaio apriliano Agostino Ficorella di 58 anni. Il terribile incidente è avvenuto questa mattina attorno alle 5.30 quando l'operaio stava aprendo il pesante cancello elettrico della ditta Stradaioli. Il pesantissimo cancello d'accesso all'azienda, secondo una prima ricostruzione, è uscito dalla sede travolgendo l'operaio che è poi deceduto. Sull'accaduto è intervenuta la Filca Cisl Lazio Sud. "Non si può morire di lavoro - si legge in una nota dell'organizzazione sindacale -  che deve essere fonte di prosperità , felicità e crescita, che non può gettare nella disperazione e nel dolore un'intera famiglia, unâintera comunità . Ogni infortunio sul lavoro, grande o piccolo che sia, rappresenta sempre una sconfitta, una piaga dolorosa, ma si è ancora più turbati di fronte ad una morte così assurda. Un decesso che segue solo di poche settimane quello avvenuto sempre nel settore edile. Tanti, troppi morti se si considera poi, ulteriore beffa, come in provincia di Latina, dal 2008 al 2015, a causa della difficile congiuntura del comparto le imprese edili attive si sono ridotte quasi del 30% ed i lavoratori del 50%, passando dagli oltre 10 mila a poco più di 5 mila". Ora però ad Aprilia, in attesa che gli inquirenti chiariscano se si sia trattato di un malfunzionamento o di una manomissione per un tentato furto, è il momento del dolore e del lutto.Â
 "In questo doloroso momento - conclude il segretario generale Filca Cisl Lazio Sud Francesco Rossi  - non ci sono parole sufficienti per esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della vittima. Come sindacato, dobbiamo   fare sempre di più e meglio per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Da anni chiediamo interventi urgenti per rafforzare i sistemi di controllo nei cantieri. Servono più risorse per la prevenzione e per la formazione dei lavoratori, sono necessari più investimenti e personale ispettivo per la lotta al lavoro nero ed alle irregolarità , sono indispensabili più controlli e sanzioni. Soltanto così si possono limitare la strage di vite umane che ogni giorno si consuma nei cantieri. come sindacato da anni denunciamo le condizioni di lavoro sempre più insicure e precarie, dove le aziende per risparmiare riducono i costi del lavoro e della sicurezza. Inoltre ci chiediamo il perchè non si voglia modificare la legge Fornero sullâetà pensionabile. Molti incidenti tra i cantieri, coinvolgono lavoratori con oltre 60 anni di età . Eâ assurdo che a quellâetà si debba ancora lavorare in edilizia in modo sicuro e tranquillo."