Sette anni di reclusione. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Latina al 42enne accusato di aver seminato il panico un anno fa ad Aprilia, mettendo a segno due rapine e tentandone una terza in appena mezzâora. Lâimputato, Luciano Tassone, volto noto alle forze dellâordine, conosciuto proprio come rapinatore, venne trovato in casa dai carabinieri con una pistola Rast & Gasser Wien, calibro 7,65, rubata a Terracina, e arrestato per detenzione illecita dellâarma e ricettazione. Indagando, il 42enne apriliano venne poi ritenuto lâautore delle rapine messe a segno il 7 maggio 2015 ai danni del supermercato Ciccotti, in via Deledda, di Acqua & Sapone, in via Foscolo, e di quella tentata al Conad. Ad agire era stato un uomo con il volto coperto da un casco, che fuggiva poi a bordo di uno scooter e che impugnava una pistola che, per lâaccusa, sarebbe proprio quella sequestrata a Tassone, unâarma piuttosto rara e particolare, come appurato dai Ris. Una delle vittime aveva raccolto un accendino caduto al rapinatore e sullo stesso era stato isolato il Dna, che era stato confrontato con quello estratto da un mozzicone di sigaretta buttato appunto da Tassone. Tutti elementi che hanno portato ieri il pubblico ministero Valerio De Luca, al termine dellâistruttoria, a chiedere per Tassone una condanna a cinque anni di reclusione e che la difesa, rappresentata dagli avvocati Angelo Palmieri e Amleto Coronella, ha provato a smontare. Ma niente da fare. Anche la tesi sostenuta in aula dallo stesso imputato che fosse al lavoro al momento delle rapine non ha retto. Il 42enne era già stato condannato per la pistola a 2 anni e 4 mesi di reclusione.
Tre rapine in mezz'ora: un 42enne condannato a sette anni di reclusione
Tre rapine in mezz'ora: un 42enne condannato a sette anni di reclusione
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