Consulenze senza procedure comparative, ci sono anche queste tra le irregolarità riscontrate dall’ispettore del Ministero dell’Economia durante la verifica sui conti dell’Aprilia Multiservizi. Tra i 23 rilievi del funzionario del Mef - oltre alle illegittimità su assunzioni, stipendi ai dirigenti e mancata riduzione dei costi - spicca il capitolato sul conferimento degli incarichi esterni. Con costi che sono lievitati (tranne la consulenza legale) nel corso degli anni.

Per la formazione sui luoghi di lavoro l'azienda nel giugno 2015 ha rinnovato l'accordo a 9 mila euro più Iva, un incarico «illegittimo» per il funzionario che sottolinea il divieto di prorogare incarichi e censura il fatto che l’affidamento sia stato conferito sulla base della proposta della ditta. Comparazione che manca anche per la consulenza legale: una convenzione prima da 9 mila euro, passata a 12 mila euro e oggi ritoccata al ribasso (10 mila 800 euro annui) che contrasta con la normativa che vieta i rinnovi.

Un ragionamento che si estende al consulente contabile, una consulenza arbitraria da oltre 6 anni e rivista al rialzo ad ottobre 2011 che attualmente prevede un compenso di 1500 euro mensili oltre Iva e cassa. Ma soprattutto vengono contestate le motivazioni dell’incarico, nel 2009 l’Asam si affidò al professionista (un ragioniere contabile) perché tra i 250 dipendenti non c’era una figura che potesse svolgere quel ruolo. Ma in 7 anni la situazione non è cambiata. Possibile? E’ quello che si domanda il Ministero. «Non risulta dimostrata - dice la relazione - la carenza di adeguate professionalità all’interno. E ammettendo tale circostanza, visto il tempo trascorso l’ente avrebbe avuto il tempo per provvedere a un programma formativo per preparare le figure interne». Un rilievo che evidenzia l’assenza di pianificazione nella Multiservizi.