Si trova ancora nel centro per minori “La Pergola” il giovane Amar (nome di fantasia, ndr), il minore sprovvisto di documenti che mercoledì scorso si è presentato al comando della polizia locale di Aprilia. Il ragazzo, che non parla italiano, rimarrà nella struttura per minori di Cisterna fino a quando non saranno rintracciati i genitori. E nel caso in cui non si dovesse risalire a individuare i familiari resterà in carico al Comune di Aprilia, che provvederà al suo mantenimento fino al compimento della maggiore età. «Noi siamo pronti a fare la nostra parte - afferma il sindaco Terra - e a prenderci cura del minore se non saranno individuati i genitori». Non sarebbe la prima volta che il Comune prende in carico un minore straniero non accompagnato, sono infatti oltre una decina i casi attualmente gestiti dall’assessorato ai Servizi Sociali che solitamente alloggia questi ragazzi in case-famiglia o strutture per minori. «Si tratta di un problema enorme, anche perché noi possiamo occuparsi di queste ragazzi - commenta l’assessore ai Servizi Sociali, Eva Torselli - fino al compimento dal 18esimo anno di età. Chiaramente cercheremo di trovare i genitori, ed eventualmente di organizzare il rimpatrio. Ma solitamente queste operazioni non sono semplici, anche perché i minori non parlano la nostra lingua». Al tempo stesso, nel caso non si dovessero trovare i genitori, appare difficile ipotizzare per Amar altre soluzione con l’adozione o l’affidamento temporaneo. Pratiche sempre più complicate in presenza di ragazzi in età avanzata. «Anche queste sono soluzione che verranno valutate - continua Eva Torselli - ma ripeto che il nostro impegno sarà quello di prenderci cura del giovane». La speranza è che si riescano a rintracciare i genitori di Amar o che - in alternativa - qualche famiglia decida di prendersi cura del cingalese. Sarebbe l’epilogo ideale per una bella storia natalizia