La vicenda risale al 2008 e riguarda un permesso a costruire del 2006. Il Comune di Pomezia emise un’ordinanza di sospensione dei lavori ma la ditta proseguì ugualmente (riprendendo a lavorare decorsi i termini di validità dell’ordinanza) e terminò il cantiere nel 2011, non senza aver promosso, nel frattempo, un ricorso al Tar del Lazio, sul quale si è pronunciata la magistratura amministrativa e la cui sentenza è stata pubblicata giovedì.

I giudici hanno ritenuto il ricorso improcedibile, avendo acquisito le memorie difensive del Comune e dopo aver visionato gli atti.
La vicenda, però, non si concluderà così ed è proprio in questo frangente che la situazione potrebbe aggravarsi.

I giudici di Roma, infatti, hanno disposto l’invio degli atti in causa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri e alla Procura regionale della Corte dei Conti. Il motivo? Le motivazioni del Comune con cui ha eccepito l’improcedibilità del ricorso e il comportamento dell’ente stesso durante la vicenda.

(L'articolo completo nell'edizione del 22 ottobre 2016 di Latina Oggi)