Nella giornata di ieri, due associazioni del litorale romano, ossia “Smarriti e Ritrovati ad Ardea e Pomezia” e “Presenza Solidale”, hanno voluto porre all’attenzione della cittadinanza alcune questioni legate al fenomeno del randagismo e alla gestione dei cani ritrovati lungo le strade del territorio di Ardea da parte del Comune.

«Ad Ardea il problema del randagismo - ha spiegato Valentina Di Blasi, presidente dell’associazione ‘Smarriti e ritrovati’ - è ormai fuori controllo: ogni giorno ci vengono riferite decine di avvistamenti di animali vaganti e la conta di quelli deceduti ai lati delle strade assume sempre più le dimensioni di un vero e proprio bollettino di guerra». In più, secondo la Di Blasi, la gestione dei cani randagi, al momento, sarebbe anche antieconomica. «Non tutti sanno, infatti - ha precisato - che ogni anno i cittadini di Ardea pagano con le proprie tasse circa 200.000 euro a più canili privati che, dal canto loro, avendo in essere convenzioni con più Comuni limitrofi, sono continuamente in esubero. Risultato: gli animali vengono spostati in canili con minore visibilità, diventando un costo perenne a carico della cittadinanza, oppure continuano a vagare in mezzo alla strada, a meno che i cittadini di Ardea non li accolgano e non li curino a proprie spese, come spesso accade, pagando, di fatto, per loro, due volte».

Di conseguenza, le due associazioni chiedono al Comune di vagliare delle alternative «che permetterebbero - ha concluso la Di Blasi - sia di impiegare con il tempo minori risorse, sia di ottenere un servizio molto più adeguato. Noi stiamo formulando delle proposte chiare su cui abbiamo coinvolto anche altre associazioni del territorio».

A sostenere la neonata associazione, come detto poco sopra, c’è anche “Presenza Solidale”, rappresentata da Alessio Addezi.