Nelle ore successive all’incidente stradale che ha visto la morte - dopo un investimento - del pescatore 57enne di Ardea Crescenzo Iacono, i carabinieri della compagnia di Anzio e della tenenza rutula hanno denunciato il conducente del furgone - un uomo di circa 45 anni, cittadino italiano ma di origine macedone - per l’ipotesi di omicidio colposo. In particolare, il provvedimento è arrivato dopo il ritiro della patente, il sequestro del Fiat Scudo che stava guidando quando ha investito il 57enne ardeatino e a margine degli esami per la verifica del suo stato psicofisico, che hanno dato esito negativo in ordine all’eventuale assunzione di alcool o di sostanze stupefacenti.

Nel frattempo, i familiari di Crescenzo Iacono attendono di poter rivedere per l’ultima volta il loro congiunto, la cui salma sarà sottoposta ad autopsia per accertare definitivamente le cause della morte.

Una volta completato l’esame da parte del medico legale incaricato, il corpo del 57enne pescatore - peraltro molto conosciuto ad Ardea - verrà messo a disposizione dei suoi cari, che potranno organizzare il funerale.

Infine, non si può non ricordare come quel tratto del Lungomare degli Ardeatini dove è avvenuto l’incidente mortale dell’atra sera sia stato teatro - di recente - di un’altra tragedia: a giugno scorso, il piccolo Alessandro, di nove anni, venne prima colpito da un’auto e poi finì sotto alle ruote di un autobus. Anche in quel caso, come per il 57enne, i soccorsi furono tragicamente inutili.