Nessuna responsabilità in capo all’ex dirigente dell’area Economico-finanziaria e patrimoniale del Comune di Ardea, Cosimo Mazzone, e conseguente assoluzione dall’ipotesi di danno erariale.

È questa la sentenza resa dalla Sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti, che ha riformato la decisione di primo grado dei giudici territoriali, riducendo al contempo la condanna di un altro ex dirigente ardeatino, Massimo Lulli, che si è visto abbassare di oltre 20mila euro la cifra da restituire alle casse municipali.

La vicenda risale al primo decennio degli anni 2000 e riguarda due distinti filoni d’indagine: il primo, concernente un danno erariale per l’omissione di iniziative utili all’incasso dei canoni di locazione e occupazione di 42 alloggi di edilizia popolare - con tanto di somme andate anche prescritte -; il secondo relativo agli oneri sostenuti dal Comune per le utenze relative a una struttura affidata in gestione a delle società sportive e a un alloggio “di dubbia proprietà comunale” dato in uso ai carabinieri.

La Sezione del Lazio della Corte di Conti, dopo il processo, ha stabilito la prescrizione di alcune somme, l’esclusione del danno erariale per quelle relative al periodo marzo 2006-dicembre 2010 e la condanna dei due ex dirigenti sopra citati, insieme all’altro ex manager Aurelio Gaffi che, dopo la decisione di primo grado, si è avvalso di una procedura di definizione agevolata.

La sentenza risalente al giugno del 2012 - che vedeva condannati Lulli e Gaffi a rifondere 50.316 euro ciascuno e Mazzone a restituire 25.158 euro - è stata impugnata dai ricorrenti e quindi discussa in Appello.