Il Pd di Itri non vuole compiere gli errori che stanno mandando in frantumi gli equilibri del centrodestra cittadino. Le previsioni sull'implosione del fronte del centrodestra lanciate dal Pd poche settimane fa, si sono rivelate fondate. Tanti candidati, una situazione dinamica, l'uscita di scena tra le polemiche di Di Biase. 

A ricordarlo è il segretario comunale itrano del Partito Democratico Raffaele Fabrizio. “Ad oggi - scrive in una nota - la situazione non sembra essere cambiata ed anzi, stando agli ultimi eventi, il quadro si sarebbe ancora più complicato dopo la frattura tra FI e UDC. Questo ha dato il via a nuove ipotesi di aggregazione, alcune delle quali dichiaratamente fondate sullo spirito di rivincita verso ex alleati. Noi come Partito Democratico avevamo sin dall’inizio lanciato un primo e chiaro messaggio, che vedeva nella condivisione di un principio di etica politica, e cioè il confronto democratico, il presupposto affinché i mali di sempre non diventassero ancora una volta i protagonisti unici ed assoluti. Allo stesso tempo ritenevamo e riteniamo che questo paese abbia bisogno di rinnovamento, sia nei metodi che nei volti, e di partecipazione condivisa dei cittadini, delle associazioni e delle forze produttive nella stesura di un programma che possa finalmente dare una svolta ai difficili problemi che minano ogni possibilità di sviluppo economico e di miglioramento della vita".

Il tentativo di dialogo impostato dal Pd non ha funzionato.  "Il Partito Democratico - continua la nota - ha sin dall’inizio portato avanti gli incontri con le altre forze, dai quali è però emerso un diffuso disinteresse per un vero cambiamento ed anzi, a volte, un vero e proprio arroccamento finalizzato all’azzeramento continuo dei pochi progressi fatti. Valga ad esempio la pretestuosità di alcune posizioni che, pur riconoscendo nelle aperture e nella disponibilità al confronto dimostrate dal PD l’unico valido mezzo di aggregazione in funzione di una (inevitabile) lista civica, hanno subito dopo rispolverato matrici ideologiche che di fatto hanno vanificato il dialogo, portandoli a riprendere l’idea di quei progetti di cui si è detto.

Un altro tema è stato quello della centralità che il PD aveva enunciato per indicare semplicemente che, pur partito strutturato e omologato a livello nazionale, si poneva quale fulcro di possibili mediazioni e semplificazioni del quadro politico locale, per poi addivenire ad un tavolo dove tutti gli interlocutori devono essere parte unica di un unico progetto. Ebbene, in alcuni casi quasi tutto il tempo degli incontri è stato speso per una pretestuosa contestazione di quel termine. Noi come Partito Democratico non siamo abituati ad equivoci. Nella massima chiarezza diciamo che i principi più volte enunciati li sappiamo tradurre in fatti coerenti ed operativi. Infatti e soprattutto, partendo dal convincimento che il paese di tutto ha bisogno, tranne che di ulteriori lacerazioni, ancora una volta ribadiamo che il PD di Itri guarda al rinnovamento, alla governabilità ed al confronto democratico come gli assi portanti di ogni nostra aggregazione".